La Divina commedia, Volume 3L. Cappelli, 1920 |
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Adamo alcuna amore angeli anime antichi assai beati beatitudine Beatrice buon Cacciaguida canto carità Carlo Martello ch'è ch'egli ch'io ché chiamato Chiesa cielo colui corpo costellazione crea cristiana Cristo d'essere Dante desiderio detto dice dinnanzi Dionigi Areopagita dire il poeta divina donna ebbe Empireo essendo eterna fece fede figliuolo gente giro giú giustizia grado gran grazia Iddio indicare intelletto intendere l'altro l'anima l'aquila l'uno latino letizia luce lume maggior Maria mente mondo occhi padre Parad Paradiso parlare parole pensiero perfetta perfezione pianeta poeta vuol potenza proposizione causale punto Purg radiso raggio ragione Rifeo s'intende San Bernardo San Pier Damiano San Pietro santo scienza segg senso sente siderio significa soggiunge somma sostanza spiriti Spirito Santo splendore stelle stole tale teologica terra umana Vale vede veder verbo vero verso vidi virtú visione vista viva volontà Vuol dire zione
Popular passages
Page 520 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue Cristo fece sposa; Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d'api, che s...
Page 500 - Ora si va con motti e con iscede A predicare, e pur che ben si rida, Gonfia il cappuccio, e più non si richiede.
Page 153 - La tua città, che di colui è pianta Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la invidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore Ch'ha disviate le pecore e gli agni, Però che fatto ha lupo del pastore. Per questo l' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti, e solo ai Decretali Si studia sì, che pare a
Page 376 - Oppresso di stupore alla mia guida Mi volsi, come parvol, che ricorre Sempre colà dove più si confida : E quella, come madre, che soccorre Subito al figlio pallido ed anelo Con la sua voce, che il...
Page 26 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 10 - Per l' universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel che più della sua luce prende Fu...
Page 514 - Lume è lassù, che visibile face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace ; E si distende in circular figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Page 562 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria. Io credo, per l'acume ch'io soffersi del vivo raggio, ch'i' sarei smarrito, se li occhi miei da lui fossero aversi.
Page 528 - O Donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige ; Di tante cose, quante io ho vedute, Dal tuo potere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m' hai di servo tratto a libertate Per tutte quelle vie, per tutti i modi.
Page 508 - L'ardua sua materia terminando, Con atto e voce di spedito duce s: Ricominciò: Noi semo usciti fuore Del maggior corpo al ciel, ch'è pura luce; Luce intellettual piena d'amore, *> Amor di vero ben pien di letizia, Letizia che trascende ogni dolzore.