La Rivista europea, Volume 15Tip. editrice dell'Associazione, 1879 |
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Popular passages
Page 221 - E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo, e pio. Ma dimmi : al tempo de...
Page 263 - Così fer molti antichi di Guittone, di grido in grido pur lui dando pregio fin che l'ha vinto il ver con più persone.
Page 684 - Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga Di mirar queste valli? Somiglia alla tua vita La vita del pastore. Sorge in sul primo albore; Move la greggia oltre pel campo, e vede Greggi, fontane ed erbe; Poi stanco si riposa in su la sera: Altro mai non ispera.
Page 218 - Francesca empie di sé tutta la scena. Paolo è l'espressione muta di Francesca; la corda che freme quello che la parola parla; il gesto che accompagna la voce; l'uno parla, l'altro piange; il pianto dell'uno è la parola dell'altro; sono due colombe portate dallo stesso volere, tal che al primo udirli non sai quale parli e quale taccia, ed in tanta simiglianza ti par quasi che la stessa voce parta da tutti e due...
Page 204 - O Tosco, che per la città del foco Vivo ten vai cosi parlando onesto, Piacciati di ristare in questo loco. La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio, Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D'una dell'arche: però m'accostai, Temendo, un poco più al duca mio. Ed ei mi disse: Volgiti, che fai? Vedi là Farinata che s...
Page 204 - ... pietà del nostro mal perverso. Di quel che udire e che parlar vi piace, noi udiremo e parleremo a voi, mentre che '1 vento, come fa, ci tace. Siede la terra dove nata fui su la marina dove '1 Po discende per aver pace co
Page 212 - Che per 1' effetto de' suo' ma' pensieri, " Fidandomi di lui, io fossi preso ' E poscia morto, dir non è mestieri. " Però quel che non puoi avere inteso , " Cioè come la morte mia fu cruda , '
Page 210 - Però quel che non puoi avere inteso, Cioé come la morte mia fu cruda, Udirai, e saprai se m
Page 256 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Page 226 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio.