Le similitudini dantesche

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G.C. Sansoni, 1911 - 439 pages
 

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Popular passages

Page 274 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue Cristo fece sposa. Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di Colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api che s'infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva ' Canto ix Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Page 83 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propria virtù che la sublima, Fec' io in tanto, in quanto ella diceva, Stupendo ; e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Page 24 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi, che stavan sicuri, E pare stella, che tramuti loco, Se non che dalla parte, onde s...
Page 3 - Io vidi già nel cominciar del giorno La parte orientai tutta rosata, E l'altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del Sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori...
Page 268 - Come l'augello, intra l'amate fronde, Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde , * Che, per veder gli aspetti...
Page 41 - Un fracasso d' un suon pien di spavento, Per cui tremavan ambedue le sponde ; Non altrimenti fatto, che d' un vento Impetuoso per gli avversi ardori, Che fier la selva, e senza alcun rattento Gli rami schianta, abbatte, e porta fuori ; Dinanzi polveroso va superbo, E fa fuggir le fiere ed i pastori.
Page 182 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 96 - Come quando dall' acqua o dallo specchio Salta lo raggio all'opposita parte, Salendo su per lo modo parecchio A quel che scende, e tanto si diparte Dal cader della pietra in...
Page 171 - Poi come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima se si sveste La sembianza non sua in che disparve; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì eh' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi, virtù a dir com
Page 107 - Dall'erba e dalli fior dentro a quel seno Posti, ciascun saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno. 27 Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori Vi faceva un incognito indistinto. 28 Salve Regina in sul verde e in su...

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