Il torto e 'l diritto del non si può dato in giudicio sopra molte regole della lingua italiana esaminato da Ferrante Longobardi: coiè Dal P ... D ... B ...Moro e Falsina, 1822 |
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Accademici Fiorentini accennate accorda adoperato Affissi alcuni altra altramente altre AMENTA antichi anzi Appo avanti avea avendo avesse avvegnachè Avverbio Bartoli Bembo Benedetto Menzini Bocc Boccaccio Buommattei Canz Castelvetro ch'è ch'egli Cinonio colla consonante credere Crusca Dante Decamerone dice dicesi dire dirsi Dittam Dittongo esempi eziandio Fiam figliuoli Filoc Gerundio Grammatici Iddio l'altro l'Articolo l'uso Latini legge leggiadramente lingua luogo Mambelli maniera Matteo Villani medesimo Neutri niun Nome numero OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE DEL SIG Paolo Beni parlare parole Particelle Participio Pass Passav perciocchè Pergamini perocchè persona Petrarca plurale Poeti potersi Preterito Pronome pronunzia Prosa Quà quarto caso quegli quivi appresso ragione regola Ruscelli s'è detto Salviati scrisse scrivere sentimento significato sillabe simili suono sustantivi talora terminazione terza Testi Toscana tronca trova uomo usato vece vedere vegga Verbi Verbi Attivi Villani vocale voci voglia volte vuol
Popular passages
Page 110 - E cessata la festa et ella in casa del padre standosi, a niun' altra cosa poteva pensare se non a questo suo magnifico e alto amore. E quello che intorno a ciò più l'offendeva, era il cognoscimento della sua infima condizione, il quale niuna speranza appena le lasciava pigliare di lieto fine. Ma non per tanto da amare il re indietro si voleva tirare, e per paura di maggior noja, a manifestar non l'ardiva.
Page 106 - Nella qual guisa questa regola dar vi posso : che tutte le voci del numero del meno sono quelle medesime in ciascuna maniera, Io ami Tu ami Colui ami, Io mi doglia Tu ti doglia Colui si doglia, Io legga, Io oda, e così le seguenti.
Page 248 - Riluce in essa le intellettuali e le morali virtù: riluce in essa le buone disposizioni da natura date : riluce in essa le corporali boutadi: e il Crescenzio (lib.
Page xiii - Bartoli, trasportasse nel volgare italiano il trattalo dell'Agricoltura di Pier Crescenzi, non si può indovinare, come né anche il quando; se non che l'ottima lingua in che egli è tradotto, mostra che ciò si facesse in quel secolo che ottimamente parlava.
Page 108 - S' apparecchian di bere ; o buon principio, A che vil fine convien che tu caschi ! Ma l' alta provvidenza, che con Scipio Difese a Roma la gloria del mondo, Soccorrà tosto, sì com' io concipio. E tu, figliuol, che per lo mortal pondo Ancor giù tornerai, apri la bocca, E non asconder quel ch
Page 84 - ... dovendosi per chiarezza alla distinzione, che ragion vuoi che sia, fra due termini quasi per azione e passione differenti. Altrimenti, se amendue fossero in un medesimo caso, non s'intenderebbe qual di loro sia il trasmutato, e quale colui in che si trasmuta. Così ne filosofa un sottile Grammatico ; e sia vero : che il disputarlo punto più non rileva che il crederlo.
Page iv - Bartoli, le orribili mischie che si sono attaccate fra oratori e poeti di chiarissima fama , costretti a gittarsi gli uni di dosso la toga, gli altri di mano la...
Page vii - ... altra, tutte però , se male a me non ne pare, provengono da una qualche specie di povertà o di libri, o di tempo, o d'ingegno, o di cuore, o di discrezione, o di buon giudicio , sopra che meglio è discorrere seco medesimo, che ragionarne.
Page 146 - O Amore, chenti e quali sono le tue forze! chenti i consigli e chenti gli avvedimenti! Qual filosofo, quale artista mai avrebbe potuto o potrebbe mostrare quegli accorgimenti, quegli avvedimenti, quegli dimostramenti che fai tu subitamente a chi seguita le tue orme!
Page xviii - Quanto ai principi, onde il buon favellare in nostra lingua si regola, per modo ch'io mi sia raggirato intorno cercandone con intendimento di stabilirne alcuno che o da se medesimo per natura o dall...