La Francesca di Dante. Studio. Con un appendice su certa specie di critica molto usata in ItaliaLapi, 1884 - 3 pages |
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AMOR condusse anime affannate anime offense aperte e ferme articolo baciò tutto tremante bocca mi baciò bufera infernale cacciati laggiù Caina attende Carlyle cesca ch'egli chè codesta cognati colombe dal disio colpa cominciai compassione Cotali uscir cotanto amore critica Cunizza dice Didone disio chiamate distribui premi dolce nido Volan dolore Fanfulla forte fu l'affettuoso Foscolo Fran Francesca di Dante fur porte giustizia divina grazioso e benigno l'aer dal voler l'affettuoso grido l'Amore Labruzzi leggere lettori non ammaliziati LUIGI MORANDI m'offende maraviglia mente mettere all'inferno mondo di sanguigno morte nell'animo Opinione Letteraria Paolo e Francesca paradiso parleremo a vui parole di Francesca peccato pentimento perdona pianga pietà Poscia ch'i premi e castighi professor Rigutini punto e virgola purgatorio ragione Ravenna s'altri nol niega sarebbe schiera ov'è Dido sdegno sentimento e dell'arte signor Ara signor Giannini soggiunge spiriti terzine Ugolino uscir della schiera vento Virgilio virgola dopo aere voler portate
Popular passages
Page 14 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 19 - Poscia ch' i' ebbi rotta la persona Di due punte mortali, io mi rendei Piangendo a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei ; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolge a lei. Se il pastor di Cosenza, che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Page 8 - Che visitando vai per l' aer perso Noi che tignemmo il mondo di sanguigno : Se fosse amico il re dell' universo, Noi pregheremmo lui per la tua pace, Poichè hai pietà del nostro mal perverso. Di quel che udire e che parlar ti piace Noi udiremo e parleremo a vui, Mentrechè il vento, come fa, si tace. Siede la terra, dove nata fui, Sulla marina dove il Po discende Per aver pace co
Page 10 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende , Prese costui della bella persona, Che mi fu tolta, e '1 modo ancor m'offende. Amor che a nullo amato amar perdona , Mi prese del costui piacer sì forte , Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi vita ci spense: Queste parole da lor ci fur porte.
Page 7 - Vedrai quando saranno Più presso a noi; e tu allor li prega Per quell' amor che i mena, e quei verranno. Sì tosto come il vento a noi li piega, Mossi la voce: O anime affannate, Venite a noi parlar, s
Page 6 - Di qua, di là, di giù, di su gli mena: Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Così vid...
Page 5 - Intesi ch'a così fatto tormento enno dannati i peccator carnali, che la ragion sommettono al talento. E come gli stornei ne portan l'ali nel freddo tempo, a schiera larga e piena...
Page 7 - Con l' ali aperte e ferme , al dolce nido Volan per l'aer, dal voler portate, Cotali uscir della schiera ov' è Dido , A noi venendo per l' aer maligno : SI forte fu l
Page 9 - 1 vento a noi gli piega, Muovo la voce : O anime affannate, 80 Venite a noi parlar, s'altri noi niega. Quali colombe dal disio chiamate, Con l'ali aperte e ferme, al dolce nido Volan, per l'aer dal voler portate ; Cotali uscir della schiera ov'è Dido, 85 A noi venendo per l'aer maligno ; Si forte fu l'affettuoso grido.
Page 8 - La bufera infernal, che mai non resta, Mena gli spirti con la sua rapina ; Voltando e percotendo li molesta.