Premier chant de l'Enfer

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1886 - 19 pages
 

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Page 10 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 8 - Ch' io perdei la speranza dell' altezza. E quale è quei, che volontieri acquista, E giugne il tempo, che perder lo face, Che in tutt' i suoi pensier piange e s'attrista: Tal mi fece la bestia senza pace, Che venendomi incontro, a poco a poco Mi ripingeva là, dove il Sol tace.
Page 8 - Troia, poi che il superbo Ilion fu combusto. Ma tu perché ritorni a tanta noia ? perché non sali il dilettoso monte, ch'è principio e cagion di tutta gioia ? » « Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, che spande di parlar si largo fiume?, risposi lui con vergognosa fronte.
Page 4 - Ma poi che fui al piè d' un colle giunto, là dove terminava quella valle, che m' avea di paura il cor compunto, guardai in alto, e vidi le sue spalle vestite già de' raggi del pianeta, che mena dritto altrui per ogni calle.
Page 2 - Guardai in alto, e vidi le sue spalle Vestite già de' raggi del pianeta , Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m...
Page 2 - NEL mezzo.del cammin di nostra vita Mi ritrovai per una selva oscura, Chè la diritta via era smarrita.
Page 2 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 5 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 10 - Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m'han fatto cercar lo tuo volume. Tu se...

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