Del primato morale e civile degli Italiani, Volume 2S. Bonamici, 1846 - 938 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
abusi alcuni anco animo antichi aristocrazia barbari Bossuet buon Carlomagno cattolica cattolicismo certo chè chierici Chiesa cielo civile colla comune condizioni cosmopolitico credere cristiana Cristianesimo cristiano culto debbono diritto divina dottrine effetto eresia età Europa eziandio fede filosofia forza francese Francia frati furono gallicanismo genio Germania ghibellini Giansenismo giapetici gloria governi guelfi ideale idee ieratico ierocrazia imperio Imperocchè incivilimento ingegno instituzioni Italia Italiani l'Italia l'unità lega italica legittimo libertà luogo medesimo medio evo mente moderni monarchia mondo morale mostra natura nazionale nazioni niuno nobili nuovo onore opera opinione ordini paesi panteismo Papa parola patria patriziato pelasgico penisola Piemonte poco politica Pontefice popoli possono potenza potere principi privilegio Providenza pubblica ragione regno religione religiosa riforme rispetto sacerdozio Santa Sede sarebbe savi scienza scrittore secolo senno società sovrattutto spiriti spirituale stirpe storia sublime supremo teologia trova umana universale uomini uomo vero verso virtù vivere zione
Popular passages
Page 402 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Page 158 - Italiano li negherebbe l'ossequio? A ognuno puzza questo barbaro dominio. Pigli, adunque, la illustre casa vostra questo assunto, con quello animo e con quella speranza che si pigliano le imprese...
Page 73 - Onde i due uomini, che compierono di recente il corso dell' estro inventivo nel doppio giro della contemplazione e della vita pratica, uscirono da quel legnaggio, che par nato egualmente alle grandi idee e alle magnanime imprese. ll difetto, che ci viene imputato di non saper maturare le nostre scoperte e di lasciar che gli strani ce ne rapiscan l'onore, prova appunto la fecondità del nostro ingegno ; che nato a creare, si sdegna di ripulire...
Page 411 - Il appartient aux prélats, aux nobles, aux grands officiers de l'État, d'être les dépositaires et les gardiens des vérités conservatrices ; d'apprendre aux nations ce qui est mal et ce qui est bien ; ce qui est vrai et ce qui est faux dans l'ordre moral et spirituel ; les autres n'ont pas droit de raisonner sur ces sortes de matières ; ils ont les sciences naturelles pour s'amuser ; de quoi pourraient-ils se plaindre...
Page 104 - Itatia contiene in sé medesima , sovrattutto per via della retigione , tutte le condizioni richieste al suo nazionale e potitico risorgimento , e che per darvi opera in effetto non ha d'uopo di rivoluzioni interne, né tampoco d'invasioni o d'imitazioni forestiere.
Page 40 - Europa, in cui ai vantaggi di natura si aggiungono gli acquisti del culto civile ; la quale, già composta a repubblica di nazioni e di potentati sotto un capo unico, e indirizzata a esserlo di nuovo, è nel suo breve giro un compendio del mondo, e racchiude tanta varietà di doti, di attitudini, di uffici e di fortune, quanti sono i membri componenti la sua cristiana e politica fratellanza. Chi non conosce i molti e vari pregi del popolo francese? I quali convien pure che siano eminenti, poiché...
Page 389 - L'altre sedi parer vide a' suoi figli. 29 Senton gli estrani, ogni memoria un nulla Esser a quella ond'è l'Italia erede; Sentono, ogni lor patria esser fanciulla Verso colei ch'ogni grandezza eccede; E veggon ben che se strozzate in culla Non fosser quante doti il ciel concede, Se fosse Italia ancor per poco sciolta, Regina torneria la terza volta.
Page 7 - E chi, dopo averlo letto, non si è trovato migliore? Mescerò io parole di odio e di rancore alla venerata menzione di chi, soffrendo e perdonando, vinse i suoi percussori, e gli costrinse ad abolire il supplizio, a desiderare che se ne spenga la memoria? Spilberga, grazie a te e alle altre nobili sue vittime, non sarà più inferno di vivi, né infamia del secolo, ma reliquia di martiri e monumento di virtù patria, a cui converranno un dì pellegrine le redente generazioni.
Page 68 - Il primato religioso d'Italia è dunque indubitato, e siccome la religione per la sua natura tiene il primo grado fra le cose umane, ella conferisce agl'Italiani una maggioranza morale e civile. Nel che i dettati della ragione e della storia mirabilmente si accordano. Imperocché dallo stesso luogo, onde muove l'apostolato che semina la fede e l'irriga col proprio sangue, escono altresì i soavi influssi, che fanno germinare il divin seme, lo fan crescere, fiorire, fruttare, rinnovare e perpetuare...
Page 113 - Previdenza ad esser duce e moderatore. Che il Papa sia naturalmente e debba essere effettivamente il capo civile d'Italia, è una verità provata dalla natura delle cose, confermata dalla storia di molti secoli, riconosciuta altre volte dai popoli e dai principi nostrali, e solo messa in dubbio da che gli uni e gli altri bevvero ad estere fonti e ne derivarono il veleno nella loro patria.