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F. LeMonnier, 1860 - 224 pages
 

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Page 105 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 221 - Voi, cui fortuna ha posto in mano il freno De le belle contrade, Di che nulla pietà par che vi stringa: Che fan qui tante pellegrine spade?
Page 9 - Volgare, e l'altrui pregiano; e tutti questi cotali sono gli abbominevoli cattivi d'Italia , che hanno a vile questo prezioso Volgare, lo quale, se è vile in alcuna cosa, non è se non in quanto egli suona nella bocca meretrice di questi adulteri ; al cui condotto vanno li ciechi, delli quali nella prima cagione feci menzione.
Page 106 - Maestro, che è quel, ch' l' odo? E che gent' è , che par nel dnol sì vinta ? Ed egli a me : questo misero modo Tengon l'anime triste di coloro, • Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli, che non furon ribelli, Ne fur fedeli a Dio , ma per se foro.
Page 221 - 1 verde terreno Del barbarico sangue si dipinga ? Vano error vi lusinga : Poco vedete, e parvi veder molto : Che 'n cor venale amor cercate o fede. Qual più gente possedè, Colui è più da
Page 219 - O d'ogni vizio fetida sentina, dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa ch'ora di questa gente, ora di quella che già serva ti fu, sei fatta ancella?
Page 103 - Lucevan gli occhi suoi più che la Stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Page 218 - Di ciaschedun son forte disdegnosa, E verso Dio la mia persona torna. Lo padre mio mi fa stare pensosa, Che di servire a Cristo mi distorna : Non saccio a cui mi vuoi dar per isposa.
Page 111 - Coscienza fusca o della propria o dell'altrui vergogna pur sentirà la tua parola brusca. Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, tutta tua vision fa manifesta; e lascia pur grattar dov'è la rogna.

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