L'Eneide di Virgilio, del comm. A. Caro, Volume 2 |
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Acate allor anco appo appresso Arcadi armati Arunte asperso Augusto Ausonj avanti avea avean battaglia bosco brando campo carro cavalli ch'a ch'io che'l ciel cimier collo colpo compagni corpo cotal guisa d'armi d'intorno d'ogni d'oro dardo destra destrieri diè duce ecco Enea Eneide eran Eurialo Evandro Fato Fegea ferita ferro fiero figlio fiume fochi foco forza freme fuga fuggendo genti Giove giovine Giuturna gran grida guerra incontro indarno indi insieme intanto intorno l'altro l'armi l'asta l'aura l'elmo l'onde l'un Latini Laurento Lazio levossi lunge madre mare Mesapo Mezenzio mezzo monte morte mura nembo nemici Ninfa nubi occhj onore padre Pallante periglio petto piè poscia pria pugna quinci re Latino ruina Rutoli saette sangue Sarpedonte sasso schiere scudo selve sette fiumi spada speme spoglie strage Strimonio Tarconte Tebro tergo terra Teucri Toschi tosto trasse Troja Trojani Turno uccise vento Virg Virgilio Volsci volto
Popular passages
Page 161 - Fia chi creda de' posteri, e d'un figlio D'un empio padre. Il padre a sì gran colpo Si trasse indietro , che di già ferito, Benchè non gravemente , e da l'intrico De l'asta imbarazzato, era a la pugna Fatto inutile e tardo . Or mentre cede , Mentre che de lo scudo il dardo ostile Di sferrar s'argomenta , il buon garzone Succede ne la pugna, e del già mosso Braccio e del brando, che stridente e grave Calava per ferirlo , il...
Page 48 - 1 buon marito , che d'eterno amore Avea il cor punto', le si volse e disse : A che sì lungo esordio? Ov' è consorte Ver me la tua fidanza?
Page 118 - E per la solitudine ti prego De la mia Troja, che ritrar mi lasci Salvo da questa guerra Ascanio almeno. Lasciami , Padre mio , questo nipote Mantener vivo : e se ne vada Enea Ramingo ovunque il mare o la fortuna Lo si tramandi. Io lo terrò da 1
Page 40 - Da le sue fauci (meraviglia a dirlo!) Vapori e nubi a vomitar si diede Di fumo, di caligine e di vampa, Tal che miste le tenebre col foco Togliean la vista agli occhi e '1 lume a l'antro.
Page 101 - Mosse là Ve più folte eran le schiere, E certo di morire a morte corse. Ma Lieo in su le gambe assai più destro infra l'armi ei nemici a fuggir volto, Giunse a le mura, ed aggrappossi in guisa Che stendea già le mani a' suoi eompagn . Quando Turno e co...
Page 71 - Ognuno a l'armi; ognuno a la muraglia : Ecco i nemici. Di ciò corre il grido Per tutta la città: chiuggon le porte: Empion le mura. Tale avea partendo Dato il sagace Enea precetto e norma...
Page 33 - E d' Elettra fu padre il grande Atlante Che con gli omeri suoi folce le stelle. Vostro progenitor Mercurio fue , Che nel gelido monte di Cii lone 2io De la candida Maja al mondo nacque: i38 E Maja ancor (se questa fama è vera) Venne d' Atlante , e da lo stesso Atlante Che fa con le sue spalle al ciel sostegno. Così d' un fonte lo tuo sangue e 'i mio 2i5 Traggon principio.
Page 98 - E veggonsi in un tempo i Volsci tutti, Sotto pavesi consertati e stretti In guisa di testuggine, appressarsi, Empier le fosse, dirupare il vallo, E tentar la salita, e por le scale Là dove la muraglia era di sopra Con minor guardia, e là 've raro il cerchio Tralucea de la gente. Incontro a loro I Teucri i sassi, i travi ed ogni telo Avventaron dal muro; e con le picche Risospingendo, come il lungo assedio Insegnò lor di Troia, a la difesa Si fermar de...
Page 86 - De la pietà , ch'ebbe suo padre al padre, E disse al giovinetto: Io mi ti lego Per fede a tutto ciò , che la grandezza Di questa impresa , e "1 tuo valor richiede ; E perché mia sia la tua madre ,il nome Sol di Creusa , e nuli' altro le manca . Né di picciolo morto è eh' un tal tìglio N'aggia prodotto.
Page 236 - Che son anco per Fato a Turno infensi. A due di noi contra un di loro a mischia Che si venisse, di soverchio ancora Forano i nostri. Ei, che per noi combatte, Ne sarà fra gli Dei, cui s'è devoto In Ciel riposto, e qui tra noi famoso Viverà sempre . Ma di noi che fia , Ch...