Versi e prose di Luigi Alamanni: con un discorso intorno all'Alamanni e al suo secoloF. Le Monnier, 1859 - 481 pages |
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Popular passages
Page 166 - Dopo il sest' anno a rivederti almeno, Superba Italia ; poi che starti in seno Dal Barbarico stuol m' è tolto, ahi lasso ! E con gli occhi dolenti e 'l viso basso Sospiro, e inchino il mio natio terreno, Di dolor, di timor, di rabbia pieno, Di speranza e di gioia ignudo e casso. Poi ritorno a calcar l' Alpi nevose, E 'l buon gallo sentier, ch' io trovo amico Più de' figli d' altrui, che tu de
Page 208 - Ove può meno il sol, che danno l' esca Che lor troppa furò l' avara mano. O beato colui che in pace vive, ' Dei lieti campi suoi proprio cultore; A cui , stando lontan dall' altre genti, La giustissima terra il cibo apporta, E sicuro il suo ben si gode in seno ! Se ricca compagnia non hai d...
Page 211 - Ove ha il nido più bel Palla e Pomona; Se non vedrà quei cetri, lauri e mirti, Che del Partenopeo veston le piagge; Se del Benaco e di mill' altri insieme Non saprà qui trovar le rive e l' onde; Se non l' ombra, gli odor, gli scogli ameni Che 'l bel liguro mar circonda e bagna; Se non l...
Page 209 - L'uno ha grasso il terren, l'altro ebbe pioggia, E di questo e di quel di tempo in tempo Ogni cosa narrar che torni in mente! Quinci mostrar le pecorelle ei buoi, Mostrargli il fido can, mostrar le vacche, E mostrar la ragion che d'anno in anno, Han doppiato più volte i figli e '1 latte!
Page 453 - ... tuoi vicini) ad ubbidire a qualunque prepostoti da' tuoi cittadini; non ti lasciar vanamente sollevar dal tanto estimar te medesimo, che ti faccia non avere in pregio chi ti dee per le leggi comandare; anzi ti ferma nell'animo che la più gran viltà di tutte, e men degna d' un generoso spirto, é il non fare interamente quello che t' impongono gli ordini ei magistrati.
Page 209 - E di sì bel lavor non aggia il fregio Da far tutta arrestar la gente ignara; Se non spegni la sete e toi la fame Con vasi antichi, in cui dubbioso sembri Tra bellezza e valor chi vada innante ; Se le soglie non hai dentro e di fuore Di chi parte e chi vien calcate e cinte...
Page 235 - D' altro legno toscano; e primo ardisco Pur col vostro favor dar vele ai venti. Non mi vedrete andar con larghi giri Traviando sovente a mio diporto Per lidi ameni ove più frondi e fiori Si ritrovan talor, che frutti ascosi; Ma per dritto sentier mostrando aperto I tempi e 'l buon oprar del pio cultore. Poiché 'l Delio Pastor coi raggi ardenti Del suo fero Leon scaldando i velli Già s...
Page 211 - But what land is that where now, 0 glorious Francis, the husbandman may thus enjoy his labours with gladness and tranquillity in peace ? Not the fair nest, from which I dwell so far away ; nay, not my Italy ! She since your ensigns, mighty king, withdrew from her, hath had nought else but...
Page 199 - L' arte e l' ingegno qui mille maniere Maravigliosamente ha poste in pruova. Quando é più dolce il ciel, chi prende in alto Le somme cime più novelle e verdi Del miglior frutto, e risecando il ramo D...
Page 210 - Ma qual paese é quello ove oggi possa , Glorioso Francesco , in questa guisa II rustico cultor goderse in pace L' alte fatiche sue sicuro e lieto? Non già il bel nido ond...