La divina commedia: Purgatorio

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L. Cappelli, 1919
 

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Page 472 - Fuor sei dell' erte vie, fuor sei dell" arte. Vedi là il sol che in fronte ti riluce ; Vedi l'erbetta, i fiori e gli arbuscelli, Che qui la terra sol da sé produce. Mentre che vegnan lieti gli occhi belli Che, lagrimando, a te venir mi fenno, Seder ti puoi e puoi andar tra elli. Non aspettar mio dir più, né mio cenno: Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno ; Per eh' io te sopra te corono e mitrio.
Page 474 - Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo, che soave vento...
Page 105 - Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Page 375 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.
Page 131 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio; e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano che paia il giorno pianger che si more, quand'io incominciai a render vano l'udire ea mirare una dell'alme surta che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 300 - L' animo, ch' è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile che piace, Tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, Sì che 1
Page 275 - L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla. Di picciol bene in pria sente sapore : Quivi s'inganna e dietro ad esso corre, Se guida o fren non torce lo suo amore. Onde convenne legge per fren porre, Convenne rege aver che discernesse Della vera cittade almen la torre.
Page 107 - Che il giardin dell' imperio sia diserto. Vieni a veder Montecchi e Cappelletti, Monaldi e Filippeschi, uom senza cura: Color già tristi, e questi con sospetti. Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne, E vedrai Santafior com
Page 64 - Quando per dilettanze ovver per doglie che alcuna virtù nostra comprenda l'anima bene ad essa si raccoglie, par che a nulla potenza più intenda ; e questo è contra quello error che crede che un'anima sopr
Page 239 - Io veggio tuo nipote, che diventa Cacciator di quei lupi in su la riva Del fiero fiume, e tutti gli sgomenta. Vende la carne loro , essendo viva : Poscia gli ancide, come antica belva : Molti di vita , e sé di pregio priva. Sanguinoso esce della trista selva : Lasciala tal, che di qui a mill' anni Nello stato primaio non si riusclva.

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