Postille alla Divina commedia: qui per la prima volta edite di su il manoscritto dell' autore da Giuseppe Cugnoni, Volume 1

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S. Lai, 1893
 

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Popular passages

Page 107 - Donna m'apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato ch'alia sua presenza Non era di stupor, tremando, affranto, Senza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù, che da lei mosse, D'antico amor sentì la gran potenza.
Page 123 - Ti scaldi, s" i' vo' credere a' sembianti, Che soglion esser testimon del cuore, Vegnati voglia di trarreti avanti, Diss' io a lei, verso questa riviera, Tanto ch' io possa intender che tu canti. Tu mi fai rimembrar dove e qual era Proserpina nel tempo che perdette La madre lei, ed ella primavera. Come si volge, con le piante strette A terra ed intra sè, donna che balli, E piede innanzi piede appena mette; Volsesi in su
Page 67 - Però ti son mostrate in queste ruote, Nel monte e nella valle dolorosa, Pur l'anime che son di fama note; Che l'animo di quel ch'ode, non posa, Né ferma fede per esemplo eh' haia La sua radice incognita e nascosa, Né per altro argomento che non paia.
Page 124 - Da tema e da vergogna voglio che tu ornai ti disviluppe, sì che non parli più com'om che sogna. Sappi che '1 vaso che '1 serpente ruppe fu e non è; ma chi n'ha colpa, creda che vendetta di Dio non teme suppe.
Page 65 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende Se non come dal viso, in che si specchia Nave, che per corrente giù discende. Da indi, sì tome viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista 'l tempo, che ti s
Page 141 - Questi è Nembrotto, per lo cui mal coto Pure un linguaggio nel mondo non s
Page 95 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva, Per la propria virtù, che la sublima: Fec' io in tanto , in quanto ella diceva , Stupendo , e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare, ond...
Page 15 - PER me si va nella città dolente : Per me si va nell' eterno dolore : Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina Potestate, La somma Sapienza e il primo Amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne ; ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate." Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta ; Per eh' io : Maestro, il senso lor m
Page 127 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Page 84 - Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch'io sorrisi del suo vii sembiante...

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