Il vero amico del popolo1850 |
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10 primo piano abbia Ajani alcuni AMICO DEL POPOLO AMIGO annui sc annunzia Assemblea Austria Austriaco avea BRUSCHELLI Sacerdote Direttore buon Cattolica Cestari chè Chiesa Conte di Chambord cotesti credere Danimarca daranno in dono democra democratici dice Direttore Responsabile Tipografia Direzione diritto DOMENICO Prof Dresda emigrati Europa Febraio Fenestrelle Francese Francia franco ai confini Gazzetta del Popolo gior Giornali giorno Governo gran grida guerra Holstein idea Inghilterra Ledru-Rollin legge liberali libertà Londra Luigi Napoleone Mazzini medesimo mente Ministro monarchia Montagnardi nazionale Nazione Nulla si riceve nuovo Olmutz paese paga bai PARENESI POLITICA Parigi parla parole patria patriotti perocchè Piemonte Piemontese Portogallo potere Presidente principio progresso Prussia pubblica pure Radetzky rate trimestrali anticipate Religione religioso Repubblica riceve per posta ricevono le Associazioni rivoluzione Russia Sacerdote Direttore Responsabile sarà saranno sentimento Siccardi Signori sociale Società Torino truppe uomini Varsavia vedere Vero Amico vogliono vuole zione
Popular passages
Page 686 - Ch' io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine all
Page 803 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 686 - Perch' egl' incontra che più volte piega L' opinion corrente in falsa parte, E poi l' affetto lo intelletto lega. Vie più che indarno da riva si parte, Perché non torna tal qual ei si move, Chi pesca per lo vero e non ha l...
Page 687 - Ed io mirava ancora all' alto muro; Dicere udimmi : Guarda, come passi; Fa si, che tu non calchi con le piante 20 Le teste de' fratei miseri lassi. Perch' io mi volsi, e vidimi davante E sotto i piedi un lago, che per gelo Avea di vetro, e non d
Page 122 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Page 686 - Sabellio ed Arrio, e quegli stolti Che furon come spade alle scritture In render torti li diritti volti.
Page 60 - Date a Cesare quel che è di Cesare ea Dio quel che è di Dio » che, nella sua chiarezza, mi pare - scusatemi - una risposta più romana che giudaica.
Page 72 - Altri fiumi, altri laghi, altre campagne sono là su, che non son qui tra noi; altri piani, altre valli, altre montagne, c'han le cittadi, hanno i castelli suoi...
Page 241 - Come le pecorelle escon del chiuso ad una, a due, a tre, e 1' altre stanno timidette atterrando 1' occhio e il muso; e ciò che fa la prima, e 1* altre fanno, addossandosi a lei s
Page 691 - Che l'uomo ambizioso è uom crudele. Tra le sue mire di grandezza e lui Metti il capo del padre e del fratello: Calcherà l'uno e l'altro, e farà d'ambo Sgabello ai piedi per salir sublime. Questo appunto fec'io della mia figlia; Cosi de' sacerdoti alla bipenne La mia Dirce proffersi.