InfernoU. Hoepli, 1888 |
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affai Allor altri altro ancor anime autor avea CANTO caufa ch'io Chè che tu Chiron ciò Cofi colui comparationem defcribit determinavit Deus dicens dicit Dantes diffe dinanzi dixit Duca Ed io effe effet erant eſt facere facit fatto fciendum fcilicet fecit fecolo fecunda fecundum femper fenza fibi ficut fignificat Florentia Florentini foffe fono fotto frate fuam fubdit funt fuper fupra fuum gran ideft Ideo dicit ifta iftam ifte ifti iftis ifto iftorum iftos iftum ille inferni inferno infernum infernus ipfam ipfe ipfos ipfum ipſum iſta l'altro luogo Maeftro Minos Minotaurus mondo nifi nofter noftro notandum occhi oftendit ogni Papa parole pena penam Perch'io perchè piè più poco Pofcia poft poftea poteft primo propter quafi dicat qualiter quefta quei refpondet Saluzzo Talice tempo tutto Ulixes unum unus veder vedi vicia vidi Virgilio
Popular passages
Page 223 - Risposi lui, voi non sareste ancora Dell'umana natura posto in bando: Che in la mente m' è fitta, ed or m'accora La cara e buona imagine paterna Di voi, quando nel mondo ad ora ad ora M...
Page 11 - ... raggi del pianeta, che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m' era durata la notte, ch' i
Page 226 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna ; e parve di costoro Quegli che vince, e non colui che perde.
Page 42 - Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d' ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell'aria senza tempo tinta, Come la rena quando il turbo spira (1).
Page 359 - Enea la nomasse, né dolcezza di figlio, né la pieta del vecchio padre, né '1 debito amore lo qual dovea Penelope far lieta, vincer poter dentro da me l'ardore ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto, e de li vizi umani e del valore; ma misi me per l'alto mare aperto sol con un legno, e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto. L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna, fin nel Morrocco, e l'isola de' Sardi, e l'altre che quel mare intorno bagna.
Page 324 - ... vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura alla sua penna tempra; lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna...
Page 359 - Penelope far lieta, vincer potero dentro a me l'ardore eh' i' ebbi, a divenir del mondo esperto e degli vizi umani e del valore ; ma misi me per l'alto mare aperto sol con un legno, e con quella compagna picciola dalla qual non fui diserto. L'un lito e l'altro vidi insin la Spagna, fin nel Morrocco, e l'isola de...
Page 191 - Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d' onor sì degno. E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo che invidia le diede. Un poco attese, e poi: Da ch...
Page 275 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 358 - O voi che siete due dentro ad un foco, s'io meritai di voi, mentre ch'io vissi, s'io meritai di voi assai o poco, quando nel mondo li alti versi scrissi, non vi movete; ma l'un di voi dica dove per lui, perduto, a morir gissi...