PoesieTip. del Giornale di Sicilia, 1882 |
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adunque affetto Alcei alcun amico amore anima antichi anzi apatista autorità bella bellezza bisogno bontà bucina buon Burchiello ch'è chè chiama Cicerone cielo colla conoscere costumi Cristoforo Colombo cuore d'ogni desimo dice diletto dire Discorsi scelti divino dolce dottrina Ebrei Esiodo Euripide fatica favella felicità figliuolo filosofia fiore Francesco Redi franzese gentile gioconda gloria gran greca Iddio ingegno Isocrate l'amore l'anima l'uomo latina legge leggiadro lettere lingua lingua latina lode lume maestro male maniera maraviglia medesi medesimo mente mondo morale mostra natura niun nobile novella nuovo Omero onesto onore Orazio padre parola patria perciocchè petto pianto Platone poco poesia poeta pure ragione ricom SALVINI santo sapere savio Seneca sentimento serve signor sinderesi Socrate spirito stima stolto stra studi Teocrito turale Ugo Foscolo umano uomini uomo vede veggo verità vero VINCENZO BELLINI virtù vivere vizio volgo
Popular passages
Page 216 - Inglesi essendo nazione pensativa, inventiva, bizzarra, libera e franca; io ci trovo ne' loro libri di grande vivacità e spirito: e la greca e l' altre lingue molto mi conferiscono a tenere a mente i loro vocaboli, per via d' etimologie e di similitudini di suoni.
Page 216 - ... letti, e che per parere di giudizio sopraffino appresso al volgo, sfatano e sviliscono tutto, e pronti sono e apparecchiati piuttosto a biasimare che a lodare. Dilettomi...
Page 215 - ... importanza ; sfuggendo più che la morte ogni atto di superiorità, e facendomi così, degnevole, umano, comune e popolare. Il cappello non risparmio ; e sono quasi sempre il primo a salutare. E, per dirvi tutto il mio interno, non saluto mica per semplice...
Page 80 - Nosce animum tuum'. Nam corpus quidem quasi vas est aut aliquod animi receptaculum : ab animo tuo quidquid agitur, id agitur a te.
Page 222 - ... la verità e la semplicità sta allato alla secchezza; la forza si guasta in caricatura ; il troppo delicato vien debole; il troppo fiero si fa orrido, e cose simili. Uno finisce troppo le parti a una a una, e poi nel tutto e...
Page 197 - ... ingegno? Giuliano apostata, pieno di livore e di maltalento contra i Cristiani, che egli per dispregio chiamava Atei e Galilei, non seppe ritrovare cosa più velenosa e più mortifera, per distruggere, come egli stoltamente superbo credevasi, la nostra religione, che la proibizione degli studi e delle buone lettere, dicendo che era vergogna a un uomo evangelico studiare le favole, e lasciando Cristo suo maestro, spiegare Omero ed Esiodo. A questa persecuzione fieramente e coraggiosamente s' opposero...
Page 99 - Quai Barbare fur mai, quai Saracine, Cui bisognasse, per farle ir coverte, O spiritali o altre discipline?
Page 215 - ... nel cuore verso tutti, sieno chi si pare, e abbiano nome come vogliono. Perché finalmente ognuno, per sciatto e spropositato che sia, fa la sua figura nel mondo, ed è buono a qualcosa : si può aver bisogno di tutti, e però vanno stimati tutti.
Page 216 - ... diletto e piacere quando veggo la gente, e particolarmente gli amici, essere avanzati e crescere in guadagni o in riputazione. E questo modo non si può dire quanto mi mantenga lieto e mi faccia star sano. Seguito i miei studi allegramente ; ne...