Gründliche Lehre der italienischen Aussprache, Skansion und Betonung der Italienischen Verse: nebst einer Sammlung der in den italienischen Dichtern am häufigsten vorkommenden poetischen AusdrückeJ.A. Barth, 1834 - 107 pages |
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Common terms and phrases
66 PETR Accent allor alsdann amor ancor andare Apokope Apollo Apostroph ARIOSTO Aurora Ausdrücke Aussprache aver bella beltà Bemerkung besonders Betonung der italienischen Buchstaben C. I. St canto capelli cielo Conjugation Consonanten crudele d'amore dardo desiderio desío deutsche Diana dichterischen diè Diphtongen dittonghi eigenthümlichen endecasillabo endigen Endung ersten figlio findet fior folgende freccia fronde Fürwort Fuß Gebrauch gemäß gewöhnlich giorno Giovanni Meli Giove gran hårteren häufig Hendekasyllabus Italiener italienischen Sprache italienischen Verse l'inferno lateinischen Laut Leseübung liquida luogo magion mare mente METAST muß Nettuno nubi occhi passo Person der Einheit piacere piane plur Pluto Poesie poetischen pron Prosa Proserpina Regeln Reim ritenuto Satúrno sdrucciole segno séno ſich Silbe betont Silbenzählung ſind Sole spada splendore Sprache statt Synkope TASSO tempo terra Theil Tonfällen tronche tronco tutto unbetonten unserer vede vedi venti Vers verso vierfilbigen Vokal volgare volto wieder Zeitwörter zwei
Popular passages
Page 56 - Chiare, fresche e dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l'angelico seno; aere sacro sereno ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse: date udìenzia insieme a le dolenti mie parole estreme.
Page 60 - Nel tronco istesso e tra l'istessa foglia sovra il nascente fico invecchia il fico; pendono a un ramo, un con dorata spoglia, l'altro con verde, il novo e...
Page 56 - E l' altro ciel di bel sereno adorno, E la faccia del sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori, L...
Page 61 - Deh mira - egli cantò - spuntar la rosa dal verde suo modesta e verginella, che mezzo aperta ancora e mezzo ascosa, quanto si mostra men, tanto è più bella. Ecco poi nudo il sen già baldanzosa dispiega; ecco poi langue e non par quella, quella non par che desiata inanti fu da mille donzelle e mille amanti.
Page 57 - Sì dolcemente che mercè m' impetre, E faccia forza al Cielo, Asciugandosi gli occhi col bel velo. Da
Page 58 - Così carco d'oblio il divin portamento e '1 volto e le parole e '1 dolce riso m'aveano, e sì diviso da l'imagine vera, ch'i' dicea sospirando : qui come venn'io, o quando?
Page 57 - l Cielo in ciò s' adopra , Ch' Amor quest' occhi lagrimando chiuda ; Qualche grazia il meschino Corpo fra voi ricopra , E torni l'alma al proprio albergo ignuda . La morte fia men cruda, Se questa speme porto A quel dubbioso passo: Che lo spirito lasso Non poria mai 'n più riposato porto , Né 'n più tranquilla fossa Fuggir la carne travagliata , e l'' ossa . Tempo verrà ancor forse , Ch...
Page 60 - Vezzosi augelli infra le verdi fronde Temprano a prova lascivette note. Mormora l'aura, e fa le foglie e l'onde Garrir, che variamente ella percote. Quando taccion gli augelli, alto risponde : Quando cantan gli augei, più lieve scote: Sia caso od arte, or accompagna, ed ora Alterna i versi lor la music'óra.
Page 61 - Cosi trapassa al trapassar d' un giorno Delia vita mortale il fiore e il verde : Ne perche faccia indietro april ritorno, Si rinfiora ella mai ne si rinverde. Cogliam la rosa in sul mattino adorno Di questo dl, che tosto il seren perde ; Cogliam d' amor la rosa ; amiamo or quando Esser si puote riamato amando.
Page 60 - Poi che lasciàr gli aviluppati calli, in lieto aspetto il bel giardin s'aperse: acque stagnanti, mobili cristalli, fior vari e varie piante, erbe diverse, apriche collinette, ombrose valli, selve e spelonche in una vista offerse; e quel che '1 bello e '1 caro accresce a l'opre, l'arte, che tutto fa, nulla si scopre9.