Le Varianti della Divina commedia: tolte dal codice membranaceo cortoneseTip. di R. Bimbi, 1858 - 102 pages |
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ACCADEMIA ETRUSCA alcun allor altra ambedue amore appresso assai avea Barbariccia Campagnatica CANTO QUARTO CANTO SESTO CANTO SETTIMO CANTO TERZO CANTO TRENTESIMO CANTO VERSO ch'è ch'io Chè ciascun ciel Codice Cortonese Codice legge colle colui convien copista cotal Coverchia dice dietro dimanda Dinanzi disio dissi divina DIVINA COMMEDIA dolce Draghignazzo dritto drizzò Duca esso fece Flegiàs Francesco d'Accorso frate fummo fuoco gente giace Gianni Schicchi giro giuso gran Gridando inferno isnello l'occhio Laggiù legge l'altro Codice legge pure l'altro lezione loco lume mente mondo monte mosse occhi omai parea parlar parole passi Pegli petto piange piè piedi Poeta Poscia pria puote pure l'altro Codice quaggiù quinci quivi ragione ripa Rispose S'io sangue sanza segno senti Sovra spirti stella terra testo a stampa tosto variante veder vedi vedrai veggio venir vidi viso volse volte
Popular passages
Page 18 - Or vo' che sappi , innanzi che più andi , Ch'ei non peccaro; e s'elli hanno mercedi, Non basta, perch' e' non ebber battesmo, Ch' è porta della fede che tu credi : E, se furon dinanzi al Cristianesmo, Non adorar debitamente Dio. E di questi cotai son io medesmo. Per lai difetti, e non per altro rio, Semo perduti , e sol di tanto offesi , Che senza speme vivemo in disio. Gran duol mi prese al cor quando lo intesi , Però che gente di molto valore Conobbi che 'n quel limbo eran sospesi. Dimmi, Maestro...
Page 90 - Ch' avrà in te sì benigno riguardo Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo * quel che tra gli altri è più tardo.
Page 70 - Io mi son un, che, quando Amore spira, noto ; ed a quel modo Che delta dentro, vo significando."
Page 72 - Così fer molti antichi di Guittone, Di grido in grido, pur lui dando pregio, Fin che l' ha vinto il ver con più persone.
Page 17 - Che d' ogni posa mi pareva indegna: E dietro le venia sì lunga tratta Di gente, eh' io non avrei mai creduto, Che morte tanta n' avesse disfatta. Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto, Guardai, e vidi l'ombra di colui Che fece per viltate il gran rifiuto. Incontanente intesi, e certo fui, Che quest'era la setta de' cattivi, A Dio spiacenti ed a
Page 79 - Dell' eterno valore, il quale è fine, Al quale è fatta la toccata norma. Nell' ordine ch' io dico sono accline Tutte nature per diverse sorti, Più al principio loro e men vicine; Onde si muovono a diversi porti Per lo gran mar dell' essere, e ciascuna Con istinto a lei dato che la porti.
Page 25 - Ma ficca gli occhi a valle; che s'approccia La riviera del sangue, in la qual bolle Qual che per violenza in altrui noccia. 17 O cieca cupidigia, o ira folle, Che sì ci sproni nella vita corta, E nell'eterna poi sì mal e...
Page 77 - Volgi, Beatrice, volgi gli occhi santi, Era la sua canzone, al tuo fedele, Che, per vederti, ha mossi passi tanti. Per grazia fa noi grazia che disvele A lui la bocca tua, sì che discerna La seconda bellezza che tu cele.
Page 20 - Alte terrà lungo tempo le fronti, tenendo l'altra sotto gravi pesi, come che di ciò pianga e che ne adonti.
Page 94 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi...