InfernoPresso Puzziello, 1838 |
Contents
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Common terms and phrases
Acheronte Adunque alcun Alfieri Alichino altra anime assai Atamante avea avverbio Barbariccia bella Boccaccio bolgia Calcabrina canto Centauro Cerbero ch'è ch'i che'l chiama cielo coll colui comentatori corpo costui cotal credo Crusca d'ogni Dante Dante Vol detto diavoli dice dimostra dipinge divina dolore Duca ellissi Eneide esprime fece Fetonte fiamma fiera Flegetonte Flegias forza fosso gente Gerione gran grido inferno intendere l'altro l'anima l'uno lagrime legge lettore lingua Lombardi Lucifero luogo Maestro maggior Malacoda Malebranche maraviglia mente mezzo Michel Zanche mondo morte mostra Nidob nuova occhi Ovidio parlare parole passo paura pensiero perciocchè perocchè Petrarca piè piedi piglia poco Pocta Poeta pozzo puniti puote quivi ragione ripa scoglio seguente selva sentimento serpente significa similitudine sottintendi spiega spirito stra suono Tebe terra testa tosto trista uomo valle vece veder vedere Venturi verso vidi Virgilio vuol dire
Popular passages
Page 113 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 111 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, e cominciai: " Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore, che conosceste i dubbiosi disiri?
Page 279 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 102 - Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Cosi quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga; Cosi vid...
Page vi - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 297 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Page 140 - Sì che ogni parte ad ogni parte splende. Distribuendo ugualmente la luce: Similemente agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani, Di gente in gente e d'uno in altro sangue, Oltre la difension de...
Page 311 - Io vidi già cavalier muover campo, • e cominciare stormo e far lor mostra, e tal volta partir per loro scampo ; corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra...
Page 53 - Che uscir dovea di lui, e il chi, e il quale, Non pare indegno ad uomo d' intelletto : Ch' ei fu del1' alma Roma e di suo impero Nel1' empireo ciel per padre eletto : La quale, e il quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il successor del maggior Piero.
Page 35 - Vestite già de' raggi del pianeta, Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m' era durata La notte, ch