La divina commedia: Del purgatorio ; Del paradisoT. Masi, 1806 |
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alcun amore appresso ARGOMENTO Dante avea balbuziendo Barbagia Beati Beatrice bella buon Cacciaguida CANTO CANTO TRENTESIMO ch'a ch'al ch'è ch'io che'l ciascun Ciel colui com'io cominciò convien cotal cotanto credo Cristo d'amor dice dicea dietro diletto dimanda dinanzi disio disiri divina dolce donna drizza Empireo esso eterna Eunoe facea favella fece fiamma figlia frate fronde fummo fuoco gente giro girone giuso grazia grido Grifon Indi l'altro l'anima l'ombra l'un Latona letizia lieta luce lume maraviglia Matelda mente mondo monte mortal mosse mostra natura occhi omai ond'io ovra padre parea parlar parole perch'io Perocchè piacer Piccarda poco Poeta Poscia pria puote quinci quivi raggio ragion rispose ruminando ruota s'io santa sanza sazia segue senti Sillogizzar sovra spira Spirito Santo spirto Stazio stella surge suso sustanzie terra tosto vede veder veggio vidi Virgilio virtù virtute viso vista voglia voler volsi ΙΟ
Popular passages
Page 17 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 163 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 168 - Queli' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado.
Page 126 - Non pur per ovra delle rote magne, Che drizzan ciascun seme ad alcun fine, Secondo che le stelle son compagne; Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine ; Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruovn.
Page 93 - Per ben dolermi , prima eh' allo stremo. Quali nella tristizia di Licurgo Si fer duo figli a riveder la madre. Tal mi fec'io, ma non a tanto insurgo. Quando i' udì nomar se stesso, il padre Mio, e degli altri miei miglior, che mai Rime d'amore usar dolci e leggiadre : E senza udire e dir pensoso andai Lunga fiata, rimirando lui, \è per lo fuoco in là più m
Page 389 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue Cristo fece sposa...
Page 155 - La gloria di Colui che tutto muove Per l'universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel, che più della sua luce prende, Fu...
Page 281 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel Cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, 40 Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende.
Page 122 - Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva, E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel cinta d'oliva Donna m'apparve sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Page 341 - 1 poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov...