Tutte le opere di Dante AlighieriStamperia dell' Università, 1897 - 490 pages |
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alcuna altra altrui Amen Corner amore anima appresso autem avea Beatrice buon CANTO CANTO VENTESIMO Canz Canzone ch'è chè ciascun cielo colui comincia Conv conviene cotal Crown 8vo dicimus dico dinanzi dire disio divina dolce donna Duca Edited Edition eius Empireo Eneida enim Epist ergo etiam excentrica Filosofo gente gentil guarda habet haec humanum genus igitur illa illo Imperium inferno intelletto intende Latona loco lume mente mondo morte mostra natura nobile occhi omai ostendere parea parlare parole patet perocchè piangendo piè populus Poscia potest pria Propter quod puote Purg quae quam quantum quid quidem quivi quum ragione santo secundum sentire sicut Signor sive sonetto stella sunt terra tosto unum uomo veder vedere veggio vidi viii Virgilio virtù virtute Volgare vols vulgare xxii xxix xxvii xxxii xxxiii
Popular passages
Page 132 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Page 6 - Nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria: e ciò sa il tuo dottore. Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancialotto, come amor lo strinse; Soli eravamo e senza alcun sospetto.
Page 136 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Page 155 - Ciascuna par dolente e sbigottita, Come persona discacciata e stanca, Cui tutta gente manca, E cui virtute e nobiltà non vale. Tempo fu già, nel quale, Secondo il lor parlar, furon dilette ; Or sono a tutti in ira ed in non cale. Queste cosi solette Venute son come a casa d' amico ; Chè sanno ben che dentro è quel ch'io dico.
Page 131 - ... nchiude, a poco a poco al mio veder si stinse; per che tornar con li occhi a Beatrice nulla vedere ed amor mi costrinse. Se quanto infìno a qui di lei si dice fosse conchiuso tutto in una loda, poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda non pur di là da noi, ma certo io credo che solo il suo fattor tutta la goda.
Page 214 - Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà : e sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Page 127 - Non fu la sposa di Cristo allevata 40 del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, per essere ad acquisto d'oro usata; ma, per acquisto d'esto viver lieto, e Sisto e Pio e Calisto e Urbano sparser lo sangue dopo molto fleto. Non fu nostra intenzion ch'a destra mano de...
Page 73 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben letizia, e per male aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia Non dico tutti; ma posto ch...
Page xxii - Che di foco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e cantando dicea : Sappia, qualunque il mio nome domanda, Ch' io mi son Lia, e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m' adorno ; Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio, e siede tutto giorno.
Page 123 - Se mai continga che il Poema sacro, Al quale ha posto mano e Cielo e Terra, SI che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov...