Prima raccolta di poesie e prose edite ed in edite ed inedite

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Stab. tip. di A. Fontana, 1849
 

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Popular passages

Page 342 - Muoiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Page 217 - Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d' ogni altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa, misericordia e giustizia gli sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa." Ed io, che riguardai, vidi una insegna, che girando correva tanto ratta, che d...
Page 131 - Misere labbra, che temprar non sanno con le galliche grazie il sermon nostro, sì che men aspro a' dilicati spirti e men barbaro suon fieda gli orecchi! Or te questa, o signor, leggiadra schiera...
Page 153 - 1 sonno e l'oziose piume hanno del mondo ogni vertù sbandita; ond'è dal corso suo quasi smarrita nostra natura, vinta dal costume. Ed è sì spento ogni benigno lume del ciel, per cui s'informa umana vita, che per cosa mirabile s'addita chi voi far d'Elicona nascer fiume. Qual vaghezza di lauro? qual di mirto? «Povera e nuda vai, Filosofia...
Page 262 - La bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a' capelli Del capo ch'egli avea diretro guasto: Poi cominciò : tu vnoi ch' io rinnovelli Disperato dolor, che '1 cuor mi preme, Già pur pensando, pria ch'io ne favelli. Ma se le mie. parole esser den seme , Che frutti infamia al traditor ch'io rodo, Parlare e lagrimar vedrai insieme.
Page 263 - Saùl infelice! Chi te consola? al brancolar tuo cieco Chi è scorta, o appoggio?... I figli tuoi, son muti; Duri son, crudi... Del vecchio cadente Sol si brama la morte: altro nel core Non sta dei figli che il fatal diadema, Che il canuto tuo capo intorno cinge. Su, strappatelo, su: spiccate a un tempo Da questo omai putrido tronco il capo Tremolante del padre... Ahi fero stato! Meglio è la morte. Io voglio morte...
Page 226 - Oltre all' essere onesti a tutta prova, Levato il grasso e un briciolo di bue, Che per un grasso non è cosa nova, Son belli, freschi, netti come un dado, Cosa che in gente grassa avvien di rado. Si veggono la sera e la mattina Comodamente all...
Page 266 - Giudizio della R. Camera d'Agricoltura e di Commercio di Torino e Notizie sulla patria industria compilate da Carlo Ignazio Giulio relator centrale, Torino, 1844, pag.
Page vi - Qual è, diffatto, lo scopo al quale noi tendiamo da lunga pezza, e per cui sosteniamo l'odierna lotta di vita o di morte? Noi vogliamo, dapprima, la nostra lingua. Or bene, leggete le sestine Alle Madri italiane, e vi troverete il vostro pro. Noi...

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