La divina commedia |
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alcun allora altra altre amore anime antichi assai bella buona cade canto capo cerchio certo ch'io chè chiama ciascun cielo città color colpa colui comincia conte Conv corpo crede dannati Dante dice dire dolore domanda donna duro ebbe Enea erano fare fece ferma figliuolo fondo forma forte forza furono gente gran grande grido guarda Guido imagine insieme l'altro l'un lascia latino legge Lett luce lungo luogo maestro maggior male mano mare mente mezzo mondo monte morte nome nuovo occhi padre pare parlare parole passo pena pensare piedi Pietro poco poeta porta possa potè preso proprio punto Purg racconto ragione ricorda sale sarà segg segue sente signore Somma spirito suono terra torna tratto trista trova uomo vede venire vento vero verso vidi VIII Virgilio virtù viso vivo volere volta volte XVII XXII XXVII
Popular passages
Page 47 - Ch' io non posso tacere; e voi non gravi Perch" io un poco a ragionar m' inveschi. lo son colui, che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo, e che le volsi Serrando e disserrando sì soavi , Che dal segreto suo quasi ogni uom tolsi: Fede portai al glorioso ufizio, Tanto ch' io ne perdei lo sonno ei polsi. La meretrice, che mai .dall...
Page 39 - Piangendo disse : se per questo cieco Carcere vai per altezza d' ingegno, Mio figlio ov' è , e perchè non è teco ? Ed io a lui : da me stesso non vegno : Colui ch' attende là per qui mi mena , Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.
Page 206 - Arno, e sciolse al mio petto la croce, Ch' io fei di me, quando 'l dolor mi vinse : Voltommi per le ripe , e per lo fondo , Poi di sua preda mi coperse , e cinse.
Page 67 - Che passa i monti e rompe muri ed armi : '' Ecco colei che tutto '1 mondo appuzza." Sì cominciò lo mio duca a parlarmi, E accennolle che venisse a proda Vicino al fin de
Page 193 - 1 pastor di Cosenza, ch'alia caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Page 413 - Pareva a me che nube ne coprisse Lucida, spessa, solida e pulita, Quasi adamante che lo sol ferisse. Per entro sé l' eterna margherita Ne ricevette, com' acqua recepe Raggio di luce , permanendo unita. S'io era corpo, e qui non si concepe Com...
Page 370 - Donna m' apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva. E lo spirito mio, che già cotanto Tempo era stato ch' alla sua presenza * Non era di stupor, tremando, affranto, Sanza degli occhi aver più conoscenza, Per occulta virtù che da lei mosse, D' antico amor sentì la gran potenza.
Page 409 - O divina virtù, se mi ti presti Tanto che l'ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti, Venir vedra'mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie Che la materia e tu mi farai degno.
Page 351 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U