Rivista Contemporanea: filosofia, storia, scienze, letteratura ..., Volume 11

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Economeca direttada Barera., 1857
 

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Page 227 - Anzi è formale ad esto beato esse tenersi dentro a la divina voglia, per ch'una fansi nostre voglie stesse: si che, come noi sem di soglia in soglia per questo regno, a tutto il regno piace com'a lo re ch'a suo voler ne invoglia.
Page 136 - General Havelock thanks his soldiers for their arduous exertions of yesterday, which produced in four hours the strange result of a rebel army driven from a strong position, eleven guns captured, and their whole force scattered to the winds, without the loss of a single British soldier.
Page 548 - Un umil volger d' occhi, un andar grave, Un parlar si benigno e si modesto, Che parea Gabriel che dicesse: Ave. Era brutta e deforme in tutto il resto : Ma nascondea queste fattezze prave Con lungo abito e largo; e sotto quello, Attossicato avea sempre il coltello. 88 Domanda a costei l' Angelo, che via Debba tener, si che 'l Silenzio trove.
Page 328 - Di che stupor doveva esser compiuto ! Certo tra esso e il gaudio mi facea Libito non udire, e starmi muto.
Page 234 - Con quello sposo ch' ogni voto accetta, Che caritate a suo piacer conforma. Dal mondo, per seguirla, giovinetta Fuggi'mi, e nel suo abito mi chiusi, E promisi la via della sua setta. Uomini poi, a mal più ch' al bene usi, Fuor mi rapiron della dolce chiostra ; E Dio si sa qual poi mia vita fusi.
Page 286 - Sur les cimes vaporeuses La lune étend sa clarté. Quatre rames vigoureuses Fendent le lac enchanté, Et la rapide nacelle Fait jaillir une étincelle Sur le flot, qui, derrière elle, Garde un sillon argenté. Une jeune femme assise Promène un regard distrait Sur cette ligne indécise Où l'horizon disparaît. Devant la céleste voûte, Elle est rêveuse, et sans doute, A l'étoile, qui l'écoute, Elle dit un doux secret. Quel nom sa lèvre soupire, Etoiles, le savez-vous?
Page 101 - Queste cose visibili, sì le proprie come le comuni in quanto sono visibili, vengono dentro a l'occhio — non dico le cose, ma le forme loro — per lo mezzo diafano, non realmente ma intenzionalmente, sì quasi come in vetro transparente.
Page 98 - Quali per vetri trasparenti e tersi , O ver per acque nitide e tranquille , Non si profonde che i fondi sien persi , Tornan de...
Page 104 - Per forza del dolor che m' affatica ; Non perch'io contr' a lei porti alcun fele; Che vie più che me l'amo, e son fedele. SONETTO L. lo son sì vago della bella luce Degli occhi traditor, che m'hanno ucciso; Che là dov'io son morto, e son deriso, La gran vaghezza pur mi riconduce: E quel che pare, e quel che mi traluce, M'abbaglia tanto l'uno e l'altro viso, Che da ragione , e da vertù diviso Seguo solo il disio, com'ei m' è duce: Lo qual mi mena pien tutto di fede A dolce morte sotto dolce inganno...
Page 343 - Summus apex regum, summu.s quoque in orbe sophista, Exstat et orator, facundo famine pollens; Inclita nam superat praeclari dicta Catonis, Vincit et eloquii magnum dulcedine Marcum Atque suis dictis facundus cedit Homerus Et priscos superat dialectica in arte magistros.

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