Annali delle Universitá toscane, Volume 131873 |
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Popular passages
Page 17 - Tosto che giunto l' ha; e giunger puollo : Se non, ciascun disio sarebbe frustra. Nasce per quello, a guisa di rampollo, Appiè del vero il dubbio; ed è natura Ch' al sommo pinge noi di collo in collo2.
Page 30 - Verissimo è quello che fu detto da alcuno, che dove si perfezionerà l'astronomia, ivi si può sperare che i panni saranno più perfettamente lavorati. Chi considera i progressi della specie umana troverà che essi camminano con un certo parallelismo, onde e le più sublimi e da noi lontane cognizioni, e le più umili ed a noi vicine si attraggono vicendevolmente.
Page 43 - Questi erano spesso interrogati; spesso entravano in disputa fra di loro, sotto l'occhio e l'indirizzo del professore: si avvezzavano a rendersi padroni della materia, a penetrarne il midollo, a squadrarla da ogni lato , a discernere le parti oscure o deboli di una dottrina, ad esporre con precisione e chiarezza i loro concetti, a tenere il diritto filo della logica nei loro ragionamenti. Tali esercizj potevano non esser molto appariscenti, e come oggi si dice , brillanti; ma erano sodi e fruttuosi.
Page 44 - Sì che le pecorelle che non sanno , Tornan dal pasco pasciute di vento , E non le scusa non veder lor danno. Non disse Cristo al suo primo convento : Andate e predicate al mondo ciance; Ma diede lor verace fondamento : E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch' a pugnar per accender la fede Dell' evangelio fero scudi e lance.
Page 25 - Coltiviamo il naturai germe di quelle virtù che più sien fatte per noi, e quel germe non s' involga dentro al guscio legnoso delle nordiche imitazioni. Ed alla donna italiana guardiamoci dall...
Page 21 - L' onnipotente Iddio sperdali vivi e morti : dacché non bastava a questi sciaurati l' aver perdute per loro ignavia le virtù , la gloria , e 1' arti della pace e della guerra , che ferono divini i padri nostri; se non disonestavano ancora la stessa nostra favella , e fino le nostre vestimenta...
Page xix - Nunc prinnnn ed. Goldenthal J. Lipsiae 1842; 8-vo. L'Armonia universale. Poema didascalico in sesta rima. Di N. de Bo Bi. Vienna 3. ed. 1846; 4-to. Ateneo veneto, Esercitazioni scientifiche e letterarie dell'.
Page 21 - ... arti della pace e della guerra , che ferono divini i padri nostri; se non disonestavano ancora la stessa nostra favella , e fino le nostre vestimenta ; onde non solamente credo felici i miei genitori che ben morirono prima di queste infamie, ma credo felici anche i ciechi, perché non le veggono. » più a lungo scrive nella seconda lettera del quinto libro Cenili allo stesso Boccaccio , intorno la trista condizione 'i scrittori, e la loro ignoranza, ei perversi loro giumodo ond' ei sudava a...
Page 43 - Allora, per esempio, l'ufficio del professore consisteva nell'interpretazione di un testo elementare, che esprimeva in modo chiaro, succinto e preciso i principii e le deduzioni fondamentali delle dottrine. Le lezioni erano cotidiane: il cattedratico dichiarava a voce, illustrava, svolgeva tritamente e replicatamente il testo: vi aggiungeva le notizie opportune: le proporzionava al numero e alla capacità degli udienti. Questi erano spesso interrogati; spesso entravano in disputa fra di loro, sotto...