La vita di Dante Allighieri scritta da Giovanni Boccacci: Testo di lingua ora novamente emendatoTipografia di Alvisopoli, 1825 - 122 pages |
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acciocchè adunque alcuna alloro alquanto altra altre altrui amore andò appo appresso assai augumentata avesse Beatrice bellezza Boccacci brieve caggia canti certo ceva ch'è ch'egli chè ciare ciascuno cielo cittadini colla colui comechè Commedia conoscere costumi cotale credere DANTE ALLIGHIERI dico dimostrato divenire Divina Divina Commedia donna dottrina edizione Elisei esempli esilio estimarono fatica fece figliuoli filosofia fiorentino Firenze fizioni frondi fusse fussero fussino giammai GIOVANNI BOCCACCI gliuoli Iddio Inferno ingegno insino intantochè intitolò lagrime lasciando stare laudevole leggi libro Licaone luogo Marciana mechè medesimo mente morte mostrare niun'altra niuna nutricato oltre onore opere operetta orbache ottimamente Ovidio paone parea pastori pavone perciocchè perpetua piacere picciola poesia poeta poetica possono potuto Primieramente pubblica quistione quivi ragguarda ragione Ravenna repubblica scritto scritture secondochè sieno sollecitudine Solone studi subitamente teologia tornare trovare uomini uomo vedere veggiamo vide virtù vulgare
Popular passages
Page 96 - De vulgari eloquentia, dove intendeva di dare dottrina a chi imprendere la volesse, del dire in rima; e comecché per lo detto libretto apparisca lui avere in animo di dovere in ciò comporre quattro libri, o che più non ne facesse dalla morte soprappreso, o che perduti sieno gli altri, più non appariscono che due solamente.
Page 18 - ... suoi atti gentilesca e piacevole molto, con costumi e con parole assai più gravi e modeste che il suo picciolo tempo non...
Page 56 - Sommamente si dilettò in suoni e in canti nella sua giovinezza, ea ciascuno che a que' tempi era ottimo cantatore o sonatore fu amico e ebbe sua usanza; e assai cose da questo diletto tirato compose, le quali di piacevole e maestrevole nota a questi cotali facea rivestire.
Page 89 - ... li tredici Canti, li quali alla Divina Commedia mancavano, e da loro non saputi trovare. Raccontava uno valente uomo...
Page 41 - Fece il magnifico cavaliere il morto corpo di Dante di ornamenti poetici sopra un funebre letto adornare ; e quello fatto portare sopra gli omeri de...
Page 38 - Polenta; il quale ne' liberali studi ammaestrato, sommamente i valorosi uomini onorava, e massimamente quelli che per iscienza gli altri avanzavano. Alle cui orecchie venuto, Dante fuori d'ogni speranza essere in Romagna (avendo egli lungo tempo avanti per fama conosciuto il suo valore), in tanta disperazione si dispose di riceverlo e di onorarlo. Né aspettò di ciò da lui essere richiesto, ma con liberale animo, considerata qual sia a...
Page 72 - Dico che la teologia e la poesia quasi una cosa si possono dire, dove uno medesimo sia il suggetto; anzi dico più: che la teologia niuna altra cosa è che una poesia di Dio.
Page 55 - ... grossi, oltremodo biasimando coloro. li quali gran parte del loro studio pongono e in avere le cose elette, e quelle fare con somma diligenza apparecchiare : affermando, questi cotali non mangiare per vivere, ma piuttosto vivere per mangiare. Niuno altro fu più vigilante di lui e negli studi e in qualunque altra sollecitudine il pugnesse: intantochè più volte e la sua famiglia e la donna se ne dolsono, primachè a' suoi costumi adusate, ciò mettessero in non calere.
Page 17 - ... luoghi festevoli, sogliono li padri seguitare, Dante, il cui nono anno non era ancora finito, seguitato aveva. Avvenne che quivi mescolato tra gli altri della sua etade, de' quali così maschi come femmine erano molti nella casa del festeggiante , servite le prime mense, di ciò che la sua picciola età poteva operare, puerilmente si diede con gli altri a trastullare. Era infra la turba de...
Page 54 - ... sedevano, una di quelle pianamente, non però tanto che bene da lui e da chi con lui era non fosse udita, disse all'altre donne: - Vedete colui che va nell'Inferno e torna quando gli piace, e quassù reca novelle di coloro che laggiù sono?