Le Purgatoire, Volume 2Michel Lévy frères, 1856 |
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altra âme amor ancor ange avant Béatrice belle bord buon CANTO cercle CHANT char chemin Ciel cœur come dame Dante désir devant dicea Dieu dire divine dolce donna doux Éden Énéide esprit esser face femme fils fleurs front fruit gente Griffon guide haut homme humaine j'ai jour l'amour l'arbre l'autre l'ombre L'un laisse lève loin mains maître marche montagne monte montre mort nature occhi ogni ombre parler parole passi péché peine pied più plein pleurs poco poëte porte premier pria qu'un qual quale regard répond reste rien saint sens sentir sept seul soleil sort soudain Stace suivant terre tosto tournant tutta tutto veder venir vertu vidi vient Virgile vive voie voile vois voit voix voler yeux
Popular passages
Page 130 - Datl' anima il possibile intelletto, Perchè da lui non vide organo assunto. Apri alla verità che viene il petto, E sappi che, sì tosto come al feto L'articolar del cerebro è perfetto, Lo Motor primo a lui si volge lieto, Sovra tanta arte di natura, e spira Spirito nuovo di virtù repleto, Che ciò che...
Page 176 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno, Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Page 216 - Prima ch' io fuor di puerizia fosse , Volsimi alla sinistra , col rispitto Col quale il fantolin corre alla mamma Quando ha paura o quando egli è afflitto, Per dicere a Virgilio : men che dramma Di sangue m' è rimasa che non tremi : Conosco i segni dell
Page 214 - E 1' altro ciel di bel sereno adorno } ^ E la faccia del sol nascere ombrata, Sì che per temperanza di vapori, L' occhio lo sostenea lunga fiata; Così dentro una nuvola di fiori, Che dalle mani angeliche saliva, E ricadeva giù dentro e di fuori, Sovra candido vel cinta d' oliva Donna m' apparve, sotto verde manto, Vestita di color di fiamma viva.
Page 224 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. 45 Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m
Page 40 - Dall' altra parte in fuor troppo s' approccia. Maledetta sie tu, antica lupa, Che più che tutte l' altre bestie hai preda, Per la tua fame senza fine cupa! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda? Noi andavam con passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' io sentia Pietosamente piangere e lagnarsi : E per ventura udi...
Page 270 - Non sarà tutto tempo senza reda l'aguglia che lasciò le penne al carro, per che divenne mostro e poscia preda; ch'io veggio certamente, e però il narro, a darne tempo già stelle propinque, secure d'ogn'intoppo e d'ogni sbarro, nel quale un cinquecento diece e cinque, messo di Dio, anciderà la fuia con quel gigante che con lei delinque.
Page 112 - Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette, Che delle nostre certo non avvenne. E qual più a gradire oltre si mette, Non vede più dall' uno all' altro stilo; E quasi contentato si tacette.
Page 10 - La luna, quasi a mezza notte tarda, Facea le stelle a noi parer più rade, Fatta com
Page 270 - Perch' a lor modo lo intelletto attuia ; Ma tosto fien li fatti le Naiade, Che solveranno questo enigma forte, Senza danno di pecore o di biade. Tu nota; e, sì come da me son porte, Così queste parole segna ai vivi Del viver ch...