Oltremonte ed Oltremare. Canti di un Pellegrino. Dati in luce da L. MariottiRolandi, 1844 - 105 pages |
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abbiette addio Adelchi affanni alma ALTAMURA altrui amor Aprile Arabella aura avea Baldovino Bardo Bianca bianca Boston braccio al rapitor Buon destriero canto CARLOTTA CORDAY cavalier cener cieco ciel cor gentile Designed & Etched diè Dio clemente dolce dolor Donna DONZELLA Dorme duol Esule Etched by EEH Evelina falli Fayel Fenice folgore di Dio Forth fremè GABRIELLA DI VERGY gioia Girgenti host Iddio ignoto Imelda incauta Inez Infelice innanzi istante Italy L'alma l'ombra lacrime lente lungo mesta mortali mountain muta notte NUOVA INGHILTERRA obblio occhi OLTREMONTE ED OLTREMARE omai opra oscura padre parea pellegrino Piacenza piangi pianto piè puoi raggio Ravenswood Roldano rose sangue Santa Chiara scon SCUDIERO secreti secura Segui seno serbi serena smarrito Smemorata soave solinga sospiro sovra speranza Spirto stanza sudden suol suono Tanger teco terra terror THIERNSTEIN tomba tradito genitor tremar urna vendetta vergine Yolana
Popular passages
Page 100 - ... pesti cimieri, han poste le selle sui bruni corsieri, volaron sul ponte che cupo sonò. A torme, di terra passarono in terra, cantando giulive canzoni di guerra, ma i dolci castelli pensando nel cor...
Page 96 - Dagli atrii muscosi, dai Fori cadenti Dai boschi, dall'arse fucine stridenti, Dai solchi bagnati di servo sudor, Un volgo disperso repente si desta; Intende l'orecchio, solleva la testa, Percosso da novo crescente romor. Dai guardi dubbiosi, dai pavidi volti, Qual raggio di sole da nuvoli folti, Traluce de...
Page 90 - Non avvi<; e mille son que' 3 monti, e tutti Erti, nudi, tremendi, inabitati, Se non da spirti, ed uom mortai giammai Non li varcò. — Le vie di Dio son molte, Più assai di quelle del mortai, risposi; E Dio mi manda. — E Dio ti scorga, ei disse : Indi, tra i pani che teneva in serbo, Tanti pigliò di quanti un pellegrino Puote andar carco; e, in rude sacco avvolti, Ne gravò le mie spalle: il guiderdone Io gli pregai dal ciclo, e in via mi posi. Giunsi in capo alla valle, un giogo ascesi, E...
Page 102 - Il forte si mesce col vinto nemico; col novo signore" rimane l'antico; l'un popolo e l'altro sul collo vi sta. Dividono" i servi, dividon gli armenti; si posano insieme sui campi cruenti" d'un volgo disperso che nome non ha.
Page 100 - ... elmetti, udiron le frecce fischiando volar. E il premio sperato, promesso a quei forti, sarebbe, o delusi, rivolger le sorti, d'un volgo straniero por fine al dolor?
Page 90 - Qui scorsi gregge erranti e tuguri : era codesta l'ultima stanza de' mortali. Entrai presso un pastor, chiesi l'ospizio, e sovra lanose pelli riposai la notte. Sorto all'aurora, al buon pastor la via addimandai di Francia. — Oltre quei monti sono altri monti, ei disse, ed altri ancora; e lontano lontan Francia; ma via non havvi; e mille son que' monti, e tutti erti, nudi, tremendi, inabitati, se non da spirti, ed uom mortal giammai non li varcò.
Page 94 - più presso : divorai L'estrema via: giunsi sull'orlo: il guardo Lanciai giù nella valle, e vidi... oh! vidi Le tende d'Israello, i sospirati Padiglion di Giacobbe: al suoi prostrato, Dio ringraziai, li benedissi, e scesi.
Page 94 - Speranza, all'alba, risvegliommi ; e pieno Di novello vigor la costa ascesi. Appena il sommo ne toccai, l'orecchio Mi percosse un ronzio che di lontano Parea venir, cupo, incessante; io stetti, Ed immoto ascoltai. Non eran l'acque Rotte fra i sassi in giù ; non era il vento Che...
Page 90 - Presso un pastor , chiesi l' ospizio , e sovra Lanose pelli riposai la notte. Sorto all' aurora , al buon pastor la via Addimandai di Francia. — Oltre quei monti Sono altri monti , ei disse , ed altri ancora ; E lontano lontan Francia ; ma via Non ha.vvi; e mille son quei monti, e tutti Erti, .nudi, tremendi, inabitati Se non da spirti, ed uom mortal giammai Non li varcò.
Page 90 - Dio son molte, più assai di quelle del mortal, risposi; e Dio mi manda. — E Dio ti scorga, ei disse. Indi, tra i pani che teneva in serbo, tanti pigliò, di quanti un pellegrino puote andar carco, e, in rude sacco avvolti, ne gravò le mie spalle : il guiderdone io gli pregai dal cielo e in via mi posi. Giunsi in capo alla valle, un giogo ascesi, e, in Dio fidando, lo varcai. Qui nulla traccia d'uomo apparia : solo foreste d'intatti abeti, ignoti fiumi, e valli senza sentier : tutto tacea; nuli'altro...