Benedetto Croce: Logica come scienza del concetto puro

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Laterza, 1909 - 429 pages
 

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Page 65 - Il pensiero, in quanto, anch'esso, vita (e, cioè, quella vita che è pensiero, e, perciò, vita della vita), e anch'esso realtà (e, cioè, quella realtà che è pensiero, e, perciò, realtà della realtà), ha in sé l'opposizione; e, per questa ragione, è, insieme, affermazione e negazione; non afferma se non negando, e non nega se non affermando. Ma non afferma e nega se non distinguendo, perché pensiero è distinzione; e distinguere non si può... se non unificando. Chi mediti sui nessi di...
Page 194 - Che i consoli, dopo avere a sufficienza esplorate le strade, seguendo il cartaginese, giunti a Canne, e vistisi innanzi all'esercito di Annibale, piantarono e fortificarono gli accampamenti (come suona il racconto di Livio), importa una folla di concetti, tanti quante sono le affermazioni storiche riassunte in quel periodo: chi non sa che cosa sia uomo, guerra, esercito, inseguimento, strada, campo, fortificazione, sogno, realtà, amore, odio, patria, e via enumerando, non è in grado di pensare...
Page 151 - La sintesi a priori è unità di distinti e non già di opposti : ciò, che è materia della sintesi logica e fuori di essa non ha alcun carattere logico (non è soggetto), è, tuttavia, in un altro e inferiore grado spirituale, forma e non materia, e si chiama intuizione. Donde, distinzione e unità insieme: la forma non è senza la materia; ma la nuova materia fu già forma, ed ebbe, perciò, la sua propria materia. La sintesi a priori logica presuppone una sintesi a priori estetica; la quale,...
Page 149 - Nella quale intuizione pura c'è, e non c'è, la materia: non c'è come materia bruta, c'è come materia formata, ossia come forma; cosicché a ragione si dice che l'arte è pura forma, o che materia e forma, contenuto e forma, in arte, fanno tutt'uno (sintesi a priori estetica).
Page 139 - Ogni definizione è la risposta a una domanda, la soluzione di un problema; e non vi sarebbe luogo a pronunciarla se noi non facessimo domande e non ci proponessimo problemi.
Page 26 - La sua universalità (Log., p. 30) consiste nella i «trascendenza rispetto alle singole rappresentazioni, per la quale nessuna, o nessun numero di queste, è in grado di adeguare il concetto». Quindi la freddezza che il Vossler trovava nel tuo concetto del concetto, incapace, egli diceva nella sua opera sulla Divina Commedia, di destare un sentimento religioso, quantunque la filosofia fosse da concepire come la forma più alta della religione. «Un concetto», egli...
Page 218 - ... s'identificano. La sintesi a priori, che è la concretezza del giudizio individuale e della definizione, è insieme la concretezza della filosofia e della storia; e il pensiero, creando sé stesso, qualifica l'intuizione e crea la storia.
Page 219 - Dall'intuizione, che è individuazione indiscriminata, si sale all'universale, che è individuazione discriminata; dall'arte alla filosofia, che è storia. Il secondo grado, appunto perché secondo, è più complesso del primo: ma questa complessità non importa che esso sia come spezzato in due minori gradi, filosofia e storia. Il concetto, con un sol colpo d'ala 2 * afferma sé stesso e s'impadronisce della realtà tutta, che non è diversa da lui, ma è lui stesso».
Page 148 - Si può dire che chi non accetta la sintesi a priori è fuori della strada della filosofia moderna, anzi della filosofia senz'altro, e deve sforzarsi di trovarla o di ritrovarla, se non vuole bamboleggiare con l'empirismo, sdilinquire col misticismo o annaspare nel vuoto dello scolasticismo.
Page 141 - Ogni concetto non esiste altrimenti che in quanto è pensato e chiuso in parole, ossia in quanto è definito, e, se le definizioni variano, anche il concetto varia. Certamente, sono esse variazioni del concetto, ossia dell'identico per eccellenza; sono la vita del concetto e non già della rappresentazione: ma il concetto non esiste fuori della sua vita e ogni pensamento di esso è una fase di questa vita e non ne è mai il superamento definitivo, non potendosi mai, per lungi che si vada, nuotare...

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