Page images
PDF
EPUB

innocenza, ucciso da Caino suo fratello per invidia. Vedi la sacra Genesi. In. IV, 56.

ABIDO, castello sull' Ellesponto, dalla parte dell' Asia; uno de' due Dardanelli, patria di Leandro, giovane amoroso, celebre nelle antiche favole. Purg. XXVIII, 74.

Abituati col primajo stuolo, cioè vestiti alla stessa foggia, e del color medesimo, che i primi. Purg. XXIX, 147. Così Par. XXXI, 60. Vestito con le genti gloriose.

ABRAAM, patriarca, personaggio notissimo nelle sacre scritture. In. IV, 58.

A brano, a brano, a pezzo a pezzo. In. XIII, 128.

ABSALONE, figliuolo del re Davidde, giovane bellissimo, ma ribelle al padre, la cui morte è notissima per le sacre scritture. In. XXVIII, 137.

ACAM, soldato Ebreo, il quale dopo la espugnazione di Gerico, contra il comandamento di Giosuè, lasciatosi vincere all' avarizia, furò una parte della preda la quale Iddio non voleva che fosse tocca, e nascosela sotterra nel suo padiglione; il che inteso, Giosuè il fece lapidare. Purg. XX, 109.

Accaffare, toglier per forza. In. XXI, 54.
Accapricciarsi, sbigottirsi. In XXII, 31.

Accarnare, lo'ntendimento, ben penetrare l' intenzione di chi che sia. Purg. XIV, 22.

Accasciarsi, aggravarsi delle membra, divenir pigro. In. XXIV, 54.

Accattare, per acquistare. In. XI, 84.

Accedere, accostarsi voce latina. Purg. XXX, 74.

Acceffare, prender col ceffo; e dicesi delle bestie. In. XXIII, 18. Accendere. Ch' un' anima sovr' altra in noi s'accenda, cioè nasca, e cominci a vivere. Purg. IV, 6.

Accidente, termine de' Loici; e significa ciò che vien retto dalla sostanza, e per sè stesso non può stare. Par. XXXIII, 88.

Accismare, fendere, tagliare in due parti. In. XXVIII, 37. Accline, piegate, ed inchinate. Par. I, 109. Qui è metafora. Accoccarla, far qualche beffa, o dispiacere a chi che sia. In. XXI, 102.

Accogliere, per condurre, o cogliere. In. XXX, 146. Accogliersi a chi che sia, per raccogliersi, ristringersi. Par. XXII, 99. Per accostarsi bene. In. XXIX, 100.

Accoglitore, raccoglitore. In. IV, 159.

Accòlo, per accoglilo, accogli lui. Purg. XIV, 6. Così il Burchiello nel 3. Sonetto della 2. parte disse Tòlo per toglilo. V. il Varchi nell' Ercolano, a carte 176.

Accompagne, per accompagni, in rima. Purg. VI, 114.

Accorare, e accuorare, cagionar doglia eccessiva, e di cuore. In. XIII, 84; e per incoraggire, dare animo. Par. VIII, 73. Accorgimento, giudizio, astuzia, acutezza d'ingegno. In. XXVII, 76, Par. IV, 70,

ACCORSO (d'), Francesco. In. XV, 110. V. Francesco.

Accorto, per pratico, esperto. Purg. IX, 88.
Accosciarsi. In. XVIII, 132. V. raccosciarsi.

Accostarsi con che che sia, cioè a che che sia. Par. XXIX, 93. Accrescere, per aggiungere. Par. VIII, 47.

Acerbo, per colui che non possede ancora la grazia confirmante, Par. XIX, 48. Per oscuro, e difficile da intendersi. Par. XXX, 79.

Acerbo a conversione, cioè duro al convertirsi, ritroso. Par. XI, 103.

A che, a quale indizio. In. V, 119. A che, da cui. Purg. XV, 25.

ACHERONTE, uno de' fiumi dello inferno; così chiamato con greco nome, dalla privazione d'ogni allegrezza. In. III, 78. XIV, 116. Purg. II, 105. E perciò ben disse Dante, trista riviera d' Acheronte.

ACHILLE, figliuolo di Peleo, e di Teti dea marina, uomo sopra tutti i Greci che andarono a Troja, fortissimo. Egli è l' Eroe d'Omero nella Iliade. In. V, 65. Dice Dante: Che con amore al fine combattèo. Io intendo che si ridusse finalmente a combattere, e ad ajutare i suoi nazionali oppressi da' Trojani, mosso dall' amore ch' ei portava al suo compagno Patroclo, che gli era stato ucciso

da Ettore.

ACHILLE, nudrito da Chirone centauro. In. XII, 71.

ACHILLE, ama e poi abbandona Deidamia, figliuola di Licomede di Sciro. V. Deidamia. In. XXVI, 62.

ACHILLE. La lancia d' Achille, ch' egli aveva ricevuta in eredità da Peleo suo padre, era di tal virtù, che la sua ruggine applicata in forma d'empiastro alle ferite con essa fatte, le risanava; come appunto avvenne a Telefo figliuolo d' Ercole ; del quale vedi le favole. In. XXXI, 5.

ACHILLE, tolto dalla madre Teti a Chirone centauro suo precettore, e trasportato, mentr' egli dormiva, nell' Isola di Sciro, dove dimorò alquanto tempo in casa del Re Licomede, vestito da donzella, sino che fu scoperto per astuzia d'Ulisse, e condotto alla guerra di Troja. Purg. IX, 34.

ACHILLE, azioni di questo Eroe, materia d' un poema di Stazio, intitolato Achilleide, lasciato dall'autore imperfetto. Purg. XXI, 92. ACHITOFELE, fu colui che mise discordia tra Absalone, e il Re Davidde suo padre; come si ha nella scrittura sacra. In. XXVIII, 157.

A ciancia, a beffe. Par. V. 64.

A ciò, s' accorse, di ciò. In. XXIII, 114.

ACONE, piviere sul Fiorentino. Par. XVI, 65.

Acqua, per lagrime. Purg. XXX, 98. Così Properzio, nobil poeta latino, nella 4. elegia del 3 libro :

Siccine eam incomptis vidisti flere capillis?

Illius ex oculis multa cadebat aqua?

Il medesimo chiamò pure il sudore con questo nome, nella

[merged small][merged small][ocr errors]

Elegia 18. del libro 2., giusta la numerazione dello Scaligero :

Quæ si forte aliquid vultu mihi dura negarat,

Frigida de tota fronte cadebat aqua.

V. Acque, Rugiada.

ACQUACHETA, Così chiamasi il fiume Montone, avanti che dall' Apennino scenda alla pianura. In. XVI, 97.

ACQUASPARTA, villa nel contado di Todi. Par. XII, 124. V.

Matteo.

Acquattarsi, chinarsi bene, per non esser veduto. In. XXI, 59. Acque, per lagrime. Purg. XV,94. Exitus aquarum deduxerunt oculi mei, dicesi nel Salmo 118. vers. 156.

Acque, per creature, o massa informe dell' universo. Par. XXIX, 21. Spiritus domini ferebatur super aquas, leggesi nel primo capo del Genesi.

Acquistar carco, per aggravar la coscienza. In. XXVII, 156. Acquistar su al monte, avanzarsi nella salita del monte Purg. IV, 38.

Acra, per isdegnosa, crucciata ; in rima. Purg. IX, 136. ACRI, città nobile della Soria, altrimenti detta Tolemaide tolta a' Cristiani da' Saracini, e data al Soldano. In. XXVII, 89. Acro, acre, pungente; in rima. Purg. XXXI, 3.

Acume, per fervore, e stimolo di desiderio. Par. I, 84. Acume primiero, per la prima grazia comunicata da Dio all'uomo. Par. XXXII, 75.

Acuto per intenso. Purg. XXIV, 110. Acuto al cammino, cioè molto voglioso di viaggiare. In. XXVI, 121.

Adagiarsi, per istare a bada, trattenersi, operar lentamente, e con freddezza. In. III, 111.

Adagiarsi dentro, per appagar pienamente la curiosità di sapere. Purg. XXV, 28.

Ad alto, in alto, nel luogo di sopra. In XVII, 95.
Adamante, diamante. Par. II, 33.

ADAMо, primo padre del genere umano. In. III, 115.

IV, 55. Purg. XI, 44. XXIX, 86. XXXII, 37. Par. XIII, 111. accennato, Par. XXXII, 122, 136. circoscritto. Par. XIII, 57. ebbe da Dio la scienza infusa. ivi. terra di cui fu composto, fu fatta degna di tutta l' animal perfezione. Par. XIII, 82. quel d'Adamo, chiama il poeta nostro la carne, Purg. IX, 10.

ADAMO ed EVA detti dal Poeta radice umana. Purg. XXVIII, 142. ADAMO detto anima prima Purg. XXXIII, 62. Par. XXVI, 83. Anima primaja. Par. XXVI, 100. quell' uom che non nacque, perchè usci immediatamente dalle mani di Dio. Par. VII, 26. pomo, che maturo solo prodotto fu; cioè uomo che fuor dell' uso d'ogni altro, fu creato da Dio in età matura. A cui ciascuna sposa è figlia e nuro; perchè essendo egli padre comune degli uomini, e delle donne, viene la donna per sè medesima ad esser figliuola d'Adamo, e per ragion del marito, nuora. Par. XXVI, 91. e seg.

ADAMO. Maestro Adamo, Bresciano, il quale richiesto da' conti
di Romena, luogo vicino a' colli del Casentino, falsificò la lega
del Batista, cioè del fiorin d'oro, che ha da una banda san Gio-
vanni Battista, e dall' altra il giglio; per la qual cosa fu preso, e
abbruciato. In. XXX. 61.

Ad asta, in asta, in gonfalone. Par. XVI, 155.

Addare, accorgersi, avvedersi. Nè ci addemmo. Purg. XXI, 12;
quando non sia sincope in vece di avvedemmo.

Addentare, per afferrare, come si fa co' denti. In. XXI 52.
Additàlo, cioè l' additai. Purg. XXIII, 131.

Addolciare, addolcire, e far contento. In. 6, 84.

Adduarsi, raddoppiarsi. Par. VII, 6.

Adergersi, drizzarsi, sollevarsi. Purg. XIX, 118.
Adescare, allettare, quasí con esca. În. XIII, 55.
Ad esso, per intorno ad esso. Purg. II, 22.

Ad etade, in età. Purg. XII, 104.

Adhesit pavimento anima mea. Detto del salmo 118, Vers. 25.
L'anima mia s'attacco al pavimento. Purg. XIX, 75.

ADICE, o Adige, fiume celebre d'Italia. Nasce nell' Alpi del
Tirolo, e bagnando le città di Trento e di Verona, viene a scari-
carsi nell' Adriatico. In. XII, 5. Purg. XVI, 115, confine della
Marca Trivigiana. Par. IX 44.

Adimare, abbassare. Par. XXVII, 77.

ADIMARI, famiglia nobile Fiorentina, accennata dal Poeta, se-
condo gli spositori. Par. XVI, 115.

Adimarsi, scendere ad imo, abbasso. Purg. XIX, 100.

Ad imo, fino al fondo. In. XXIX, 39. Par. I, 138. XXIX, 34.
XXX, 109.

Ad imo ad imo, bene abbasso, nel profondo, Purg. I, 100.
Adivenire, avvenire. Par. IV, 100. VIII, 130.

Adocchiare, guardar fiso, attentamente. In. XV, 22. XVIII,
123. XXIX, 138. Purg. IV, 109. Par. XXV, 118. XXVIII, 15. Per
vedere semplicemente. Purg. XX1, 30.

Adombrare, per coprire, o far tetto. Purg. XXXI, 144.

Adonare, abbassare, deprimere, fiaccare. În. VI, 34. Adonarsi
Purg. XI, 19.

Adontare, per chiamarsi offeso, pigliar onta, sdegnarsi, cruc-
ciarsi, In. VI, 72. Purg. XVII, 121.

Adoperare, per operare. In. XXIV, 25.

Adoprare, per operare, produrre l'effetto suo. Purg. XXVIII,

131.

Adorare, per pregar Dio. Purg. V, 71. Par. XVIII, 125.
Adorezzare, essere ombra o rezzo. Purg. I, 123.

Adornamento, ornamento. Purg. XII, 51.

Adorno, per adornato. Par. I, 163.

Adovrare, adoprare. Purg. XVII, 102.

ADRIANO lito, cioè dell' Adriatico; ov'è posta Ravenna. Par.
XXI, 122.

ADRIANO V, Sommo pontefice, detto prima M. Ottobuono de'

Fieschi, Genovesi, conti di Lavagno; visse nel Papato un mese, e giorni nove. Purg. XIX, 99. e seg.

ADRIATICO mare, riceve briga dal vento Euro. Par. VIII, 68.
Adro, atro, nero, in rima. Purg. XXX, 54.

per to

Aduggiare, adombrare, con denso vapore. In. XV, 2. E gliere i raggi del sole, a guisa delle piante fronzute. Purg. XX, 44. Ma qui è metafora.

Adulterare, per corrompere, sporcare. In. XIX, 4.

Adultèro, cioè adulterio; in rima. Così chiama Dante il Pontificato di Bonifazio VIII. ottenuto con arti non buone. Par. IX, 142. Ad una, cioè ad una voce. Purg. IV, 17. XXI, 35. Ad una, per insieme. Purg. IX, 63. Par. XII, 35.

Adunar pensiero, cioè pensare. In. VII, 52.

Ad vocem tanti senis. Alla voce d'un vecchio si riguardevole. Purg. XXX, 17.

Aer, o aere, in genere femminino. In XXXI, 37.

Aere amaro, per nebbia pungente. Purg. XVI, 13.
A fede, con fede. Par. XI. 114.

Affaticare, per agitare. Lat. fatigare. In XXVI, 87.
Affatturare. Nuocere a chi che sia con malie. In. XI, 58.

Affermare. L'affermare che fa credere altrui; cioè il giuramento. Purg. XXVI, 105.

Affetto. Aver affetto a conoscere; esser curioso di sapere, tolto da Virgilio, che disse nel II. dell' Eneida, V. 10.

Sed, si tantus amor casus cognoscere nostros,

etc. In. V, 125. Affetto, addiettivo; per pieno d'affezione. Par. XXXII, 1,

Affige, con una sola g; per la rima. Par. XXXIII, 133.
Affiggere, per pugnere. Purg. XXV, 106.

Affiggersi, per trattenersi, fermarsi, collocarsi. Purg. XI, 155. XIII, 33. XXV, 4. XXXIII, 106. Per affissarsi, applicar forte. Par. XXXIII, 155.

Affigurare, discernere la figura. In. XXIV, 75.

Affinare, per purgare. Purg. XXVI, 148. Affinarsi, per divenir più perfetto. Par. XX, 157.

Affisso, fermato. Purg. XVII, 77.

72.

Affollare; l'affollar del casso, chiama Dante il batter frequente del cuore. e del polmone; le quali viscere stanno nel casso cioè nel busto, che da' medici s' appella torace. Purg. XXIV, Affranger la possa, debilitare. Purg. XXVII, 74. Affranto, infievolito. Purg. XXX, 56.

AFFRICANO, fu detto Scipione il maggiore. Purg. XXIX, 117. V. Scipione.

Affrontarsi con chi che sia, per abboccarsi. Par. XXV, 40.
Affuocare, infocare. In. VIII, 74. Par. XXVIII, 17.

A fidanza, colla fiducia. Purg. XIII, 16.

Aforismo; sentenza, massima. E detto assolutamente s' intende

di quelli d' Ippocrate, principe de' medici. Par. XI, 4.

A fronte a fronte, l'uno rimpetto all' altro. In. XXV, 100.

« PreviousContinue »