Dante: Collana criticaLa Nuova Italia, 1928 - 366 pages |
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Popular passages
Page 329 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde...
Page 196 - A' miei portai l' amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch' ei non sien palesi? La fama che la vostra casa onora, Grida i signori, e grida la contrada, Sì che ne sa chi non vi fu ancora.
Page 126 - Per la mia morte , qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi per lo primo strale Delle cose fallaci , levar suso Diretro a me, che non era più tale.
Page 95 - Nel vano immaginare, ov' io entrai; Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed...
Page 96 - Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Page 217 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 314 - Io vidi già nel cominciar del giorno la parte orientai tutta rosata e l'altro ciel di bel sereno adorno; e la faccia del sol nascere ombrata, sì che, per temperanza d'i vapori, l'occhio la sostenea lunga fiata: così, dentro una nuvola di fiori che da le mani angeliche saliva e ricadeva in giù, dentro e di fori, sovra candido vel cinta d'oliva donna m'apparve, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva.
Page 89 - Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento, e messi in un vasel ch'ad ogni vento per mare andasse al voler vostro e mio...
Page 91 - Dico, qual vuoi gentil donna parere vada con lei, che quando va per via, gitta nei cor villani Amore un gelo, per che onne lor penserò agghiaccia e pere; e qual soffrisse di starla a vedere diverria nobil cosa, o si morria. E quando trova alcun che degno sia di veder lei, quei prova sua vertute, che li avvien, ciò che li dona, in salute, e sì 1' umilia, eh' ogni offesa oblia. Ancor 1' ha Dio per maggior grazia dato che non pò mal finir chi 1' ha parlato. Dice di lei Amor: "Cosa mortale come esser...
Page 326 - L'una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l'idioma Che pria li padri e le madri trastulla; L'altra, traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, di Fiesole e di Roma.