La divine comédie: précédée d'une introduction sur la vie, les doctrines et les oeuvres du Dante [par E. D. Forgues.] |
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altro amor amour ancor avant Béatrice belle brillante c'est-à-dire CANTO cause cercles ch'io CHANT choses Christ ciel ciò colui come commença corps cose cour d'elle d'où Dame Dante désir Dieu dire diverses divine dolce Donna esprit esser éternel étoiles fece fils forme gente grazia haut joie l'amour l'autre l'un levai lieu luce lume lumière maintenant Marie mente monde mondo monte montre mort mortels mouvement nature occhi ogni parler parole pensée père Pierre più porte premier pria primo qu'en quale questa rayon regard rend saint santa sempre sens sera seul signe Soleil sorte sphère splendeur suivant tanto tellement terre tourna tutte tutto veder venir verras vertu vidi vient vista vita vive voie vois voix voler vrai yeux
Popular passages
Page 307 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati...
Page 419 - Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di Colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta; Sì come schiera d
Page 47 - Della celestial ch' ha men salita. Così parlar conviensi al vostro ingegno, Però che solo da sensato apprende Ciò che fa poscia d' intelletto degno. Per questo la Scrittura condescende A vostra facultate , e piedi e mano Attribuisce a Dio, ed altro intende; E santa Chiesa con aspetto umano Gabrielle e Michel vi rappresenta, E l
Page 173 - Eternalmente rimanendosi una. Quindi discende All'ultime potenze Giù d'atto in atto, tanto divenendo, Che più non fa che brevi contingenze: E queste contingenze essere intendo Le cose generate, che produce, Con seme e senza seme, il ciel movendo.
Page 7 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo : ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci , Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella. Fatto avea di là mane , e di qua sera Tal foce quasi, e tutto era là bianco Quello emisperio , e 1...
Page 53 - Ver non lo illustra, Di fuor dal qual nessun vero si spazia. Posasi in esso come fera in lustra, Tosto che giunto 1' ha : e giugner puollo, Se non, ciascun disio sarebbe frustra: Nasce per quello a guisa di rampollo Appiè del vero il dubbio : ed è natura, Ch' al sommo pinge noi di collo in collo.
Page 231 - Lo primo tuo rifugio e il primo ostello Sarà la cortesia del gran Lombardo, Che in su la Scala porta il santo uccello, Ch...
Page 257 - Lume non è, se non vien dal sereno Che non si turba mai, anzi è tenebra, Od ombra della carne, o suo veleno. Assai t' è mo aperta la latebra, Che t...
Page 3 - Per l'universo penetra, e risplende In una parte più, e meno altrove. Nel ciel, che più della sua luce prende, Fu...
Page 229 - E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle...