Della elocuzione parti due e Dell'arte poetica sermoni quattroTipografia di P. Fraticelli, 1845 - 226 pages |
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acconcio affetti alcuna all'animo altre altrui animo antichi appo armonia arte assai attenenze bella bellezza biasimo buon carattere persuasivo certo chè ciascuna Cicerone classici colla Collatino coloro colui concetti Costa Elocuz costumi cotal Danao Dante detto dice diletto dinanzi dire discorso elocuzione esempio esprimere fanno Fantoni favella favola filosofi forma forza fredda genti GIOVANNI FANTONI Giove Giulio Perticari gravi idee imagine imitazione imperciocchè ingegno intelletto l'animo l'arte latina legge lettore lingua lingua latina lirico lode Lucrezia luogo maraviglia mare materia Medea medesimo Melchior Cesarotti mente metafore moderno mostra natu natura occhi Omero Orazio oscurità parlare parole pensieri perciocchè Petrarca poesia poeta poetico proposizioni proprie punitor qualità qualvolta ragione reca romantici romanticismo scrittori scrivere seguente sentenza SERMONE Sesto Tarquinio sieno significare sochè somiglianti somiglianza somnus specie spesso stile suono talvolta Tarquinio toglie Tragedia uomini vaghezza vede vegga verità versi Virgilio virtù vizj vocaboli voci vuole zione
Popular passages
Page 105 - Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile, che m
Page 65 - Un fracasso d' un suon pien di spavento, Per cui tremavano ambedue le sponde; Non altrimenti fatto che d' un vento Impetuoso per gli avversi ardori, Che fier la selva, e senza alcun rattento Li rami schianta, abbatte, e porta fuori: Dinanzi polveroso va superbo, E fa fuggir le fiere e li pastori.
Page 26 - Ben se' tu manto, che tosto raccorce, Sì che, se non s'appon di die in die, Lo tempo va dintorno con le force . Dal voi, che prima Roma sofferte, io In che la sua famiglia men persevra, Rincomrne iaron le parole mie : DANTI T.II.
Page 64 - Quivi sospiri, pianti e alti guai risonavan per l'aere sanza stelle, per ch'io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e f1oche, e suon di man con elle facevano un tumulto, il qual s'aggira sempre in quell'aura sanza tempo tinta, come la rena quando turbo spira. E io ch'avea d'error la testa cinta, dissi: «Maestro, che è quel ch'i
Page 71 - ... nostri bisogni, si risvegliano prima delle altre : e questo mostrandoci la filosofia , ella ne insegna , che se vogliamo fedelmente ritrarre nelle menti altrui ciò che abbiamo veduto, o immaginiamo di vedere, o ciò che sentiamo, ci...
Page 151 - Lorde , ahi ! le veggo di fraterno sangue Soyra la sponda del tradito letto, Sciolte le chiome, e del marito esangue Curve sul petto. Te lunge, e ignoto alle paterne squadre, E ceppi e strazj affronterò più forte, Lieta se posso te salvare e il padre Con la mia morte. Vanne, e per l'ombre il casto Amor ti guidi Ove ti reca il piede incerto, o il vento; Vanne, e l'istoria sulla tomba incidi Del mio tormento.
Page 64 - ... corni il ciel rintruona. Con tal romor, qualor l'aer discorda, di Giove il foco d'alta nube piomba; con tal tumulto, onde la gente assorda, dall'alte cateratte il Nil rimbomba. Con tal orror del latin sangue ingorda sonò Megera la tartarea tromba.
Page 24 - E s« taluno , volendo dire che gli uomini bugiardi sanno talvolta infingersi e comporre gli atti e le parole a modo di parer veritieri, dicesse: la menzogna prende talvolta il manto della verità, non significherebbe egli il suo concetto assai vivamente ? Fra tutte le metafore poi sono più efficaci quelle che si cavano dalle qualità corporee , che agli occhi si mostrano, e forse la ragione si è questa: Alla reminiscenza delle qualità de...
Page 174 - ... secoli, si abbia ella il nome di classica o di romantica. Se alle proprietà, che fanno l' essenza di sì fatta scuola, ponessero attenta considerazione molti buoni ingegni, che parteggiano o coi classici o coi romantici, si accorgerebbero che la discordia loro é solo intorno l' imposizione de
Page 44 - ...quando si dice che appo l'uso è la signoria, la ragione e la regola del parlare, non si vuoi dire l'uso del volgo, ma de' buoni scrittori." forza di rottura contro la lingua aulica e la società che la esprime, un possibile nuovo diretto rapporto con il reale; sul secondo, brilla la necessità di utilizzare i vocaboli tecnici di natura dialettale, di cui manchi il corrispettivo nella lingua. La problematica del rapporto lingua-dialetto...