Il verso di DanteSocietà editrice Laziale, 1907 - 79 pages |
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alcun altro poeta blank verse cadde caratteristica armonia Cerbero ch'al ch'ei ch'io fui Chè ciascun cielo classificati e definiti colui convien cotal cotanto credo d'autunno si levan Diretro Divina Commedia dolce dramma Shakespeariano Duca elementi di metrica endecasillabo esempi di alliterazione fiamme fummo furo all'osso GARLANDA gente GIOSUÈ CARDUCCI Hamlet HARVARD COLLEGE iambi iambico inda inferno inglese L'alliterazione nel dramma l'altro l'anima L'un laggiù lasso legame musaico armonizzata lingua loco lume Maestro mento al ciuffetto metrica antica metrica classica metrica dantesca metrica shakespeariana misurazione a sillabe mondo occhi orecchio parea parole Perch'io pianto piè poco poesia Poscia quaedam quarta sede Quivi reburra Rispose selva sembra senta Simon mago sinfonie SOCIETÀ EDITRICE LAZIALE sonora sospiri spirti stra strumenti di analisi studio suono Tamigi tenea terra terzina tonica tosto trica trocheo troviamo Udimmo Vanni Fucci veder Vedi veggia versificazione verso dantesco verso di Dante vidi vocale Voghera volse Volve
Popular passages
Page 21 - Alma sdegnosa, Benedetta colei che in te s'incinse! Quei fu al mondo persona orgogliosa ; Bontà non è che sua memoria fregi : Così s' è l'ombra sua qui furiosa. Quanti si tengon or lassù gran regi, Che qui staranno come porci in brago, Di sé lasciando orribili dispregi ! Ed io : Maestro, molto sarei vago Di vederlo attuffare in questa broda, Prima che noi uscissimo del lago.
Page 24 - Bolle l' inverno la tenace pece , A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d
Page 48 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 10 - Quando sarai dinanzi al dolce raggio Di quella, il cui bell'occhio tutto vede, Da lei saprai di tua vita il viaggio.
Page 46 - Siede la terra, dove nata fui, Sulla marina dove il Po discende Per aver pace co
Page 11 - Dirietro a loro era la selva piena Di nere cagne bramose e correnti, Come veltri che uscisser di catena. In quel, che s' appiattò, miser li denti, E quel dilacerare a brano a brano ; Poi sen portar quelle membra dolenti.
Page 50 - Al tempo degli Dei falsi e bugiardi. Poeta fui, e cantai di quel giusto Figliuol d'Anchise, che venne da Troia, Poi che il superbo Ilìon fu combusto. Ma tu perchè ritorni a tanta noiat « Perchè non sali il dilettoso monte, Ch' è principio e cagion di tutta gioia? » Or se' tu quel Virgilio, e « quella fonte, Che spande di « parlar » sì largo fiume ? », Risposi lui con vergognosa fronte.
Page 52 - E già venia su per le torbid' onde Un fracasso d'un suon pien di spavento, Per cui tremavano ambedue le sponde; Non altrimenti fatto che d...
Page 16 - Fatti in qua, sì ch' io ti prenda : Poi fece sì, che un fascio er' egli ed io. Qual pare a riguardar la Carisenda Sotto il chinato, quando un nuvol vada Sopr' essa sì, che ella incontro penda ; Tal parve Anteo a me che stava a bada Di vederlo chinare, e fu tal ora Ch...