Opere, col com. del p. P. Venturi. Tom. 1-3, Volume 11793 |
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affai afpetto alcun Alichino anima appreffo avea bafta Barbariccia bolgia cafo Caftello cagione Canto ch'è ch'i ciafcun Cielo Città cofe cofta coftui colla corfo Crufca Daniello Dante dice diffe diverfe dolorofa duca effendo effer effo falire fangue fapere fcendere fcoglio fece fecondo fegno fegue felva fempre fenfo fentimento fenza ferpente ficchè ficcome figliuolo fignifica fignificato fimile finiftra Flegetonte Flegias foffe folo fopra forfe fotto fovra fpiega fpiriti Francefe ftare ftato fteffo fubito fuol fuono gente Gerione giufo gran groffo Inferno infieme intefo l'altro lafciò Landino Latino Lucifero luogo maeftro medefimo miferia moffe moftra nafce noftro occhi Ovidio paffo parlare pena penfando perfona piè piglia poco Poeta Pofcia pofe poffa pofta prefente preffo prefo pure quafi quefto queſta quì quivi refta Rifpofe ripa ſenza Tebe Tefeo tefta terra tofto trifta vedi Vellutello verfo vidi vifo Virgilio voftra volfe
Popular passages
Page 176 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Page 39 - L' una appresso dell' altra , infln ch 'I ramo Rende alla terra tutte le sue spoglie ; Similemente il mal seme d' Adamo : Gittansi di quel lito ad una ad una, Per cenni, com
Page 198 - ... vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura alla sua penna tempra; lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come '1 tapin che non sa che si faccia...
Page 55 - Nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria; e cio sa il tuo dottore. Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Faro come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancillotto, come amor lo strinse; Soli eravamo e senza alcun sospetto.
Page 38 - Disse : per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui, per passare, Più lieve legno convien che ti porti.
Page 12 - Carlo grande sdegno di questa richiesta e promessa da loro fatta. DANTE in questo tempo non era in Firenze, ma era a Roma, mandato poco avanti ambasciadore al Papa, per offerire la concordia e la pace de...
Page 29 - Nel primo punto, che di te mi dolve. Io era tra color, che fon fofpefi, E donna mi chiamò beata e bella, Tal che di comandare i
Page 19 - Che la verace via abbandonai. Ma po' ch' i' fui al piè d' un colle giunto, Là ove terminava quella valle, Che m...