Le grandi Odi storiche di Giosue Carducci: commentate; e, Studio storico-critico sul poetaWillmant, 1907 - 407 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
Aleramo allora Alpi amore antica Ariosto Austriaci Azzo Novello barbari battaglia Belfiore bella bellezza biondo Bologna Cadore Cadorini canto canzoni carducciana Carlo Alberto Casa Savoia castello CHIARINI città civile classica colle Corsaglia critica Croce cuore d'Italia Dante dell'arte divino ebbe ecco Emanuele epici Epodi eroica Estense Ferrara figlio fiume francese Garibaldi Giambi Giambi ed Epodi giorno Giosue Carducci giovani Giuseppe Garibaldi gloria gloriosa Grecia Guarino guerra Heine ideali Italia italiana l'amore l'anima l'aquila l'arte latino letteraria letteratura libertà lirica lotta magnifica mare martiri memorie mente metrica metrica classica monti morte nazionale nemico nobile nome novella nuova Odi barbare Orlando Furioso passato patria pensiero Piemonte Pietro Calvi Pietro Fortunato Calvi Pieve poema poesia Poeta poetica politica popolo potente prodi prosa pure ricordi Savoia scrive secolo sentimento serena spirito storia storica strofe studi suono Tasso terribile Tiziano Valchirie valle verso Virgilio Vittorio Vittorio Alfieri viva zione
Popular passages
Page 309 - Quale per li seren tranquilli e puri Discorre ad ora ad or subito fuoco, Movendo gli occhi, che stavan sicuri, E pare stella, che tramuti loco, Se non che dalla parte, onde s...
Page 107 - Ciò pare semplicemente naturale, non è vero?, se bene non sia comune: voi, signore, per esempio, non sapete la grammatica. Ma non basta. Come, volere o non volere, i modi e le forme del concetto e del lavoro artistico a noi, per le tradizioni e per la educazion nostra, procedono in gran parte dagli studi classici...
Page 19 - Tommaseo'; e quei volumi, rilegati con certa pretensione di lusso, mostravano impressi nelle costole a oro certi fregi che rendean figura come di casette con due alberetti davanti. Io, ragazzo di circa dieci anni, credevo che quella fosse la canonica di don Abbondio: e leggevo e rileggevo / promessi sposi. Perché fino a quattordici anni non ebbi quasi altro maestro che mio padre, il quale altro non m'insegnava che latino; ma, un po' per l'indole sua, un po' per i doveri di medico, mi lasciava molta...
Page 62 - Dorgimi. ch'io salti anche in arcione, Indomito destrier. A noi la polve e l'ansia del corso, ei rotti vènti, E il lampo de le selici percosse, e de i torrenti L'urlo solingo e fier. I bei ginnetti italici han pettinati crini, Le constellate e morbide aiuole de...
Page 284 - Rinascimento, tra l'Ariosto e il Machiavelli, tra il Rabelais e il Cervantes; di questa duplicità, di questa discordia egli porta innocente la pena, e se ne accora tanto che ne impazza. Il grido molle e straziante della elegia che pur tra gli accordi della tromba epica gli prorompe dal cuore mesto e voluttuoso lo annunzia il primo in tempo dei poeti moderni : il Tasso ha la malattia delle età di passaggio, dello Chateaubriand, del Byron, del Leopardi.
Page 24 - Le poesie, massime allora, io le faceva proprio per me : per me era de' rarissimi piaceri della mia gioventù gittare a pezzi e brani in furia il mio pensiero o il sentimento nella materia della lingua e nei canali del verso, formarlo in abozzo e poi prendermelo su di quando in quando, e darvi della lima o della stecca dentro e addosso rabbiosamente. Qualche volta andava tutto in bricioli : tanto meglio. Qualche volta resisteva; e io vi tornavo intorno a sbalzi, come un orsacchio rabbonito; e mi...
Page 273 - E oggi, in questa oscurazione d'Italia, c'è un punto ancora della sacra penisola che risplende come un faro; ed è la tua austriaca prigione, o fratello! Tutte le memorie, tutte le glorie; tutti i sacrifizii, tutti i martirii; tutte le aspirazioni, tutte le fedi; sonosi raccolte là, nella oscurità fredda, intorno al tuo capo condannato, per consolarti, o figliuolo, o figliuolo d'Italia! Oh poesia d'una volta! Chi potesse pigliare il tuo cuore e darne a mangiare a tutti i tapini della, patria,...
Page 19 - ... per i doveri di medico, mi lasciava molta libertà e molto tempo per leggere. > E io insieme alle opere del Manzoni lessi l'Iliade, l'Eneide, la Gerusalemme, e la Storia Romana del Rollin, e la Storia della Rivoluzione Francese del Thiers; i poemi con ineffabile rapimento, le storie con un serio oblio di tutto il resto : e, aiutato da qualche conversazione di mio padre con certi amici ed ospiti, per ragazzo ne intendevo anche troppo. Invasato così di ardore epico e di furore repubblicano e rivoluzionario,...
Page 36 - ... anteporre sempre nella vita, spogliando i vecchi abiti di una società guasta, l'essere al parere, il dovere al piacere; di mirare alto nell'arte, dico, anzi alla semplicità che all'artifizio, anzi alla grazia che alla maniera, anzi alla forza che alla pompa, anzi alla verità ed alla giustizia che alla gloria.
Page 81 - A questa nazione, giovine di ieri e vecchia di trenta secoli, manca del tutto l'idealità; la religione cioè delle tradizioni patrie e la serena e non timida conscienza della missione propria nella storia e nella civiltà, religione e conscienza che sole affidano un popolo d'avvenire. Ma idealità non può essere dove uomini e partiti non hanno idee, o per idee si spacciano affocamenti di piccole passioni, urti di piccoli interessi, barbagli di piccoli vantaggi : dove si baratta per genio l...