Miscellanea, Volume 18

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1891
 

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Popular passages

Page 17 - V'è un ponte presso alla marina che ricongiunge il sentiero. Mi sono fermato su quel ponte, e ho spinto gli occhi sin dove può giungere la vista; e percorrendo due argini di altissime rupi e di burroni cavernosi, appena si vedono imposte su le cervici dell'Alpi altre Alpi di neve che s'immergono nel...
Page 36 - ... indolenza : e se questo cuore non vorrà più sentire, io me lo strapperò dal petto con le mie mani, e lo caccerò come un servo infedele.
Page 6 - Ilio di torri inclite in guerra. Bella è Zacinto. A lei versan tesori l'angliche navi; a lei dall'alto manda i più vitali rai l'eterno sole; candide nubi a lei Giove concede, e selve ampie...
Page 16 - Sono salito su la più alta montagna: i venti imperversavano ; io vedeva le querce ondeggiar sotto a' miei piedi ; la selva fremeva come mar burrascoso, e la valle ne rimbombava; su le rupi dell'erta sedeano le nuvole — nella terribile maestà della natura la mia anima attonita e sbalordita ha dimenticato i suoi mali , ed è tornata per alcun poco in pace con sé medesima.
Page 55 - Lancia il Sole partendo pochi raggi, come se quelli fossero gli estremi addio che da alla Natura; le nuvole rosseggiano, poi vanno languendo, e pallide finalmente si abbujano : allora la pianura si perde, l'ombre si diffondono su la faccia della terra, ed io, quasi in mezzo all'oceano, da quella parte non trovo che il cielo.
Page 16 - Alfine eccomi in pace! — Che pace? stanchezza, sopore di sepoltura. Ho vagato per queste montagne. Non v'è albero, non tugurio, non erba. Tutto è bronchi ; '" aspri e lividi macigni ; e qua e là molte croci che segnano il sito de
Page 51 - ... non andavano, come i moderni, dietro alle minuzie della cosa, dimostrando evidentemente lo studio dello scrittore, che non parla o descrive la cosa come la natura stessa la presenta, ma va sottilizzando, notando le circostanze, sminuzzando e allungando la descrizione per desiderio di fare effetto: cosa che scuopre il proposito, distrugge la naturale disinvoltura e negligenza, manifesta l'arte e l'affettazione, ed introduce nella poesia a parlare più il poeta che la cosa » ; sicché
Page 53 - Qui Galileo sedeva a spiar l'astro Della loro regina; e il disviava Col notturno rumor l'acqua remota, Che sotto a' pioppi delle rive d'Arno 15 Furtiva e argentea gli volava al guardo.
Page 54 - ... quali ondeggiano le messi , e si scuotono le viti sostenute in ricchi festoni dagli ulivi e dagli olmi : le balze ei gioghi lontani van sempre crescendo come se gli uni fossero imposti su gli altri. Di sotto a me le coste del monte sono spaccate in burroni infecondi, fra i quali si vedono offuscarsi le ombre della sera, che a poco a poco s'innalzano; il fondo oscuro e orribile sembra la bocca di una voragine.

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