Il secolo di Dante: commento storico necessario all'intelligenza della Divina commedia |
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alcun allora amici animo antica Arrigo avea aver avesse bella bianchi Boccaccio buon cacciato Cane canto capo Carlo Carlo magno Carlo Martello casa castello certo ch'egli chiama città colla commento conoscere conte Convito corona Corso credere Dante dato dice dire Donati donna ebbe erano essendo fama famiglia fare fece Federico figlio figliuolo Filippo Fiorentini Firenze FOSCOLO fosse Francesco Francia frate fratello furono gente ghibellini giorno Giovanni governo gran guelfi guerra Guido Italia lasciò leggi lode Lombardia lungo luogo maggior marito mente messer mezzo moglie mondo monte morì morte nobile nome nominato nuovo onore opera padre papa pare parlare parole passò patria Pietro poema poeta popolo porta potè prese presso principe Purg ragione regno scritto scrive secolo Sicilia signore storia storico terra tratto trova uomo vedere venne venuto vero Verona verso vivere
Popular passages
Page 171 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 27 - Ma poi ch'egli vide da ogni parte chiudersi la via alla tornata, e di dì in dì divenir più vana la sua speranza; non solamente Toscana, ma tutta Italia abbandonata, passati i monti che quella dividono dalla provincia di Gallia, come potè se n'andò a Parigi; e quivi tutto si diede allo studio e della filosofia e della teologia, ritornando ancora in sé dell'altre scienzie ciò che forse per gli altri impedimenti avuti se n'era partito.
Page 27 - ... dato) per le parti quasi tutte, alle quali questa lingua si stende, peregrino, quasi mendicando, sono andato, mostrando, contro a mia voglia, la piaga della fortuna, che suole ingiustamente al piagato molte volte essere imputata. Veramente io sono stato legno...
Page 6 - E se il mondo sapesse il cuor eh' egli ebbe Mendicando sua vita a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe.
Page 88 - Oh miseri e vili che colle vele alte correte a questo porto: e là dove dovreste riposare, per lo impeto del vento rompete, e perdete voi medesimi là ove tanto camminato avete ! Certo il cavaliere Lancillotto non volle entrare colle vele alte, né il nobilissimo nostro Latino Guido Montefeltrano.
Page 70 - E non si puote alcuno scusare per legame di matrimonio, che in lunga età il tenga, che non torna a religione pur quelli che a San Benedetto ea Sani' Agustino ea San Francesco ea San Domenico si fa d'abito e di vita simile, ma eziandio a buona e vera religione si può tornare in matrimonio stando^ che Iddio non vuole religioso di noi se non il cuore. E però dice San Paolo alli Romani: -. Non quelli rli' è mate nifestamente Giudeo, nè quella ch
Page 61 - Gianni, il quale avea già alzato il braccio con lo stocco in mano, e tutto si gravava sopra il colpo; avvenne quello che egli non avrebbe voluto, cioè che prima passò lo stocco il petto della donna, che egli aggiugnesse a Polo.
Page 27 - Legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà. E sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Page 152 - ... avea, molte arsioni e molte ruberie fece fare, e gran dannaggio a' Cerchi e a' loro amici; molto avere guadagnò e in grande altezza sali.
Page 171 - Ahi piaciuto fosse al dispensatore dell' universo che la cagione della mia scusa mai non fosse stata! che né altri contro a me avria fallato, né io sofferto avrei pena, ingiustamente : pena, dico...