Odi barbare

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Zanichelli, 1887 - 206 pages
 

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Popular passages

Page 78 - Roma più non trionfa. Più non trionfa, poi che un galileo di rosse chiome il Campidoglio ascese, gittolle in braccio una sua croce, e disse — Portala e servi — Fuggir le ninfe a piangere ne...
Page 136 - A voi | Giacomo Leopardi e Pietro Giordani | viventi | queste mie rime | come ad autori e maestri | offerto avrei vergognando | le quali parmi ora superbo | consecrare | alla memoria di voi grandissimi | io piccolissimo.
Page 75 - ... dardi, con la clava e l'asta: corri! minaccia gl'itali penati Annibal diro. — Dch come rise d'alma luce il sole per questa chiostra di bei monti, quando urlanti vide e ruinanti in fuga l'alta Spoleto i Mauri immani ei numidi cavalli con mischia oscena, e, sovra loro, nembi di ferro, flutti d'olio ardente, ei canti de la vittoria! Tutto ora tace. Nel sereno gorgo la tenue miro saliente vena: trema, e d'un lieve pullular lo specchio segna de l'acque.
Page 100 - Chi disconósceti cerchiato ha il senno di fredda tenebra, ea lui nel reo cuore germoglia torpida la selva di barbarie. Salve, dea Roma ! Chinato ai ruderi del Fòro, io seguo con dolci lacrime e adoro i tuoi sparsi vestigi, patria, diva, santa genitrice. Son cittadino per te d'Italia, per te poeta, madre de i popoli, che desti il tuo spirito al mondo, che Italia improntasti di tua gloria. Ecco, a te questa, che tu di libere genti facesti nome uno, Italia, ritorna e s'abbraccia al tuo petto, affisa...
Page 61 - Tale de gli alti boschi, se luglio il turbine [addensa, non corre un fremito per le virenti cime : immobili quasi per brivido gli alberi stanno, e solo il rivo roco s'ode gemere.
Page 152 - Beati, o voi passeggeri del colle circonfusi da' caldi raggi de l'aureo sole. Fresche a voi mormoran l'acque pe '1 florido clivo scendenti, cantan gli uccelli al verde, cantan le foglie al vento. A voi sorridono i fiori sempre nuovi sopra la terra : a voi ridon le stelle, fiori eterni del cielo.
Page 100 - Fòro tuo solitudine ogni rumore vince, ogni gloria; e tutto che al mondo è civile, grande, augusto, egli è romano ancora.
Page 73 - O testimone di tre imperi, dinne come il grave umbro ne' duelli atroce cesse a l'astato velile e la forte Etruria crebbe : di' come sovra le congiunte ville dal superato Cimino a gran passi calò Gradivo poi, piantando i segni fieri di Roma. Ma tu placavi, indigete comune italo nume, i vincitori ai vinti, e, quando tonò il punico furore...
Page 24 - ... e pendule. Ne la discordia cosi de gli uomini di fra i barbarici tumulti salgono a Dio gli aneliti di solinghe anime che in lui si ricongiungono.
Page 47 - Oh quei fanali come s'inseguono accidiosi là dietro gli alberi, tra i rami stillanti di pioggia sbadigliando la luce su '1 fango ! Flebile, acuta, stridula fischia la vaporiera da presso. Plumbeo il cielo e il mattino d'autunno come un grande fantasma n'è intorno. Dove ea che move questa, che affrettasi a' carri foschi, ravvolta e tacita gente?

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