Figure e dottrine nell'opera di Dante |
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adunque affetti alcuno amore anima anzi appunto Aristotele attiva avea beati beatitudine Beatrice bella bene BERN buon Cant carità cerchio certo chè cielo colla contemplazione Conv Convivio corpo cuore d'un Dante desiderio dice dire divina dolce donna dottrina dovea ecco esso felicità Figure filosofia fiori fondo forma gentile grado gran grazia guardare insieme intorno l'altra l'amore l'anima l'uomo legge luce luogo mano Maria materia mente mistico mondo mortalità morte moto natura nuovo occhi opera pace Parad Paradiso pare parla parole passato pensiero perfetta perfezione piena Platone poeta porta possa poteva principio profonda propria prova punto Purg quae ragione rappresentare realtà salire san Bernardo Santo sapere scienza scrive senso sentimento Serm simbolo sistema specialmente spirito suprema terra tratto trovare ultimo umana uomo Vedi venire Vergine vero verso virtù visione vista viva vuol XXXI zione
Popular passages
Page 53 - Luce intellettual, piena d'amore; Amor di vero ben, pien di letizia; Letizia che trascende ogni dolzore.
Page 104 - Poi come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima se si sveste La sembianza non sua in che disparve; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì eh' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi, virtù a dir com
Page 178 - Dell'universo in sin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto che possa con gli occhi levarsi Più alto verso l'ultima salute.
Page 250 - Vago già di cercar dentro e dintorno • La divina foresta spessa e viva, Ch'agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Page 53 - Se quanto infino a qui di lei si dice Fosse conchiuso tutto in una loda, Poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo, Che solo il suo Fattor tutta la goda.
Page 4 - ... e di scienze e di libri: li quali considerando, giudicava bene che la filosofia, che era donna di questi autori, di queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa. E immaginava lei fatta come una donna gentile; e non la potea immaginare in atto alcuno, se non misericordioso; per che sì volentieri lo senso di vero l'ammirava, che appena lo potea volgere da quella. E da questo immaginare cominciai ad andare là ov'ella si dimostrava veracemente, cioè nelle scuole de' religiosi e alle disputazioni...
Page 194 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i' dico è un semplice lume. La forma universal di questo nodo credo ch'i' vidi, perché più di largo, dicendo questo, mi sento ch'i
Page 15 - COMINCIANDO adunque, dico che la stella di Venere due fiate era rivolta in quello suo cerchio che la fa parere serotina e mattutina, secondo i due diversi tempi, appresso lo trapassamento di quella Beatrice beata, che vive in cielo con gli angioli, e in terra colla mia anima, quando quella gentil donna, di cui feci menzione nella fine della Vita Nuova, apparve primamente accompagnata d' Amore agli occhi miei, e prese alcuno luogo nella mia mente.
Page 194 - Quasi conflati insieme per tal modo, Che ciò ch'io dico, è un semplice lume. La forma universal di questo nodo Credo ch'io vidi, perchè più di largo, Dicendo questo, mi sento ch'io godo. Un punto solo m'è maggior letargo Che venticinque secoli all'impresa Che fé' Nettuno ammirar l'ombra d'Argo.
Page 93 - Quasi com'uom cui troppa voglia smaga: O ben creato spirito, che a' rai Di vita eterna -la dolcezza senti, Che, non gustata, non s'intende mai, Grazioso mi fia, se mi contenti Del nome tuo e della vostra sorte. Ond...