La Divina commedia col comento del P. Baldassarre LombardiL. Ciardetti, 1830 |
Contents
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Common terms and phrases
Accademici della Crusca adoperato adunque alcun Alichino antichi apocope appella Barbariccia Biagioli Bocca degli Abati Boccaccio bolgia Caet cagione canto catacresi Cerbero ch'è ch'io chè chiosa cielo codd colla Comentatori costui cotal credere Daniello Dante demonj detto divina ellissi esempj essendo esso fiamma figliuolo Flegetonte gente Gerione grazia della rima imperocchè Inferno intendi invece l'altre ediz l'altre edizioni Landino latino legge il cod legge il Vat legge l'Ang legge la Nidob legge la Nidobeatina lezione Lombardi Lucifero luogo Maestro MAGALOTTI Malacoda medesimo mente mondo monte morte Nidobeatina occhi parlare parole Partic particella passo perocchè piè Poeta POGGIALI pure Purg ripa scrittori segg senso significa significato sincope spiega Tebe terra Torelli vale Vedi il Cinon Vedi il Vocab Vedi il Vocabolario Vellutello Venturi verbo verso vidi Villani Virgilio vizj Vocabolario della Crusca Volpi vuol dire zione כג
Popular passages
Page 443 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma...
Page 135 - Lancilotto, come amor lo strinse; soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse quella lettura, e scolorocci il viso: ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso esser baciato da cotanto amante, questi, che mai da me non fia diviso, la bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; quel giorno più non vi leggemmo avante.
Page 352 - Est modus in rebus, sunt certi denique fines, Quos ultra citraque nequit consistere rectum.
Page 332 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbi.
Page 17 - Quando vidi costui nel gran diserto, Miserere di me, gridai a lui, Qual che tu sii, od ombra, od uomo certo.
Page 113 - Minòs a me quando mi vide, lasciando l'atto di cotanto offizio, guarda com'entri e di cui tu ti fide : non t'inganni l'ampiezza de l'entrare!... » E '1 duca mio a lui : « Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare ; vuoisi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare ». Ora incomincian le dolenti note af armisi sentire; or son venuto là dove molto pianto mi percote.
Page 74 - 1 mio dir gli fusse grave, Infino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio, bianco per antico pelo, Gridando: Guai a voi, anime prave: Non isperate mai veder lo cielo: l' vegno per menarvi all' altra riva Nelle tenebre eterne, in caldo e in gielo. E tu, che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Page 415 - E se non fosse, che ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta, I' userei parole ancor più gravi ; Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi. Di voi, pastor, s'accorse il Vangelista, Quando colei, che siede...
Page 8 - ... raggi del pianeta, che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m' era durata la notte, ch' i
Page 22 - Or se' tu quel Virgilio, e quella fonte, Che spande di parlar sì largo fiume? Risposi lui, con vergognosa fronte: Oh. degli altri poeti onore e lume, Vagliami '1 lungo studio, e '1 grande amore, Che m' han fatto cercar lo tuo volume. Tu se...