Rime, poesie latine, e lettere edite e inedite

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Successori Le Monnier, 1885 - 415 pages
 

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Popular passages

Page 136 - Dita e man dolcemente grosse e corte; Labbra di latte, bocca ampia, celeste; Denti...
Page 135 - Chiome d'argento fine irte e attorte senz'arte, intorno ad un bel viso d'oro; fronte crespa, u' mirando io mi scoloro, dove spunta i suoi strali amore e morte; occhi di perle, vaghi, luci torte, da ogni...
Page 41 - Chi vuoi saper che cosa sia ser Cecco. Pensi e contempli che cosa è la corte: Questo ser Cecco somiglia la corte, E questa corte somiglia ser Cecco. E tanto tempo viverà la corte , Quanto sarà la vita di ser Cecco, Perché è tutt' uno ser Cecco e la corte. Quand...
Page 97 - S'egli è chi voglia dir che non l'intende, Lascialo cicalar, che non è '1 vero. 51 Come falcon eh 'a far la preda intende, Che gira un pezzo sospeso in su l'ali, Poi di ciclo in un tratto a terra scende...
Page 50 - Signor, che della roba altrui Lieto ti vai godendo e del sudore, , Venir ti possa un canchero nel cuore, Che ti porti di peso ai regni bui. E venir possa un canchero a colui Che di quella città ti fe' signore: E s' egli è altri che ti dia favore , Possa venir un canchero anche a lui.
Page 327 - ACMEN Septimius suos amores tenens in gremio ' mea ' inquit ' Acme, ni te perdite amo atque amare porro omnes sum assidue paratus annos quantum qui pote plurimum perire, 5 solus in Libya Indiaque tosta caesio veniam obvius leoni.
Page 96 - Costui, maestro Piero, è quel ch' insegna, quel che può dirsi veramente dotto, che di vero saper l' anima impregna ; chè non imbarca altrui senza biscotto, non dice le sue cose in aria al vento; ma tre e tre fa sei, quattro e quattro otto.
Page 157 - Stavali inanzi in pie' quando mangiava; qualche buffoneria sempre diceva, e sempre qualche cosa ne cavava: gli venia voglia di ciò che vedeva, laonde or questo or quell'altro affrontava...
Page 125 - Dunque i' son pur nel numero di quelli, da un goffo pittor senza valore 35 cavato a' pennell' e alberelli. Il Bernia ringraziate per mio amore, che fra tanti lui sol conosc...
Page 80 - Se le lega ne' ferri e serra a chiave. Come di grossa nave, Per lo scoglio schifar, torce il timone, Con tutto il corpo appoggiato, un padrone; Cosi quel gran testione * Piegar bisogna, come vede un sasso, Se d' aver gambe e collo hai qualche spasso.

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