Opere inedite [ed. by G. Massari].

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Page 335 - Ma così, tosto che ebbi lette quelle vostre linee, mi rassicurai e ripresi me stesso della paura concepita. Non è già che le mie opinioni si accordino da ogni parte colle vostre ; ma io convengo con esso voi nel più delle cose, e intorno all'oggetto principale, che sono le dottrine: e rispetto a quello che può porgere materia di disparere vi trovo come io vi desidero, e come (scusatemi se vel dico) non vi credeva del tutto , tollerantissimo delle opinioni altrui. Ora , quando...
Page 191 - ... più elevati. Io ho ragionato più di una volta con Silvio di tali materie, e posso attestare che la sua religione non è diversa. Simile è il culto che professa e l'uso che fa dei riti, i quali sono per lui un pascolo e un esercizio di amore; amore degli uomini e di Dio; amor di Dio, cioè della ragione e della virtù, considerate non come astrattezze della mente umana, ma come cosa viva, come sostanza, causa, essere ordinatore e animatore dell'universo.
Page 192 - Se per una parte non solo giova ai dì nostri, ma è di somma necessità che la religione si purghi, si nobiliti, si accomodi ai bisogni civili e morali dei popoli, e non solo si riformi, ritirandola verso i suoi principii, ma si trasformi, immedesimandola (non solo mettendola d'accordo) colla filosofia, dalla quale non è mai stata effettuali :- ni' disgiunta, per altra parte io reputo dannoso ch'ella si spenga.
Page 195 - Francesi , benchè il razionalismo regni oggidì in Francia , e il sensismo sia ridotto tra i fisiologi della scuola del Broussais , di poca levatura in filosofia , e il Destutt-Tracy , che vive ancora , non abbia un solo discepolo di qualche nome ; non ancora per gl'Italiani...
Page 337 - ... piuttosto appigliarsi alla guerra, il che non è probabile, perché la Francia ha oggimai più paura di Madrid che di Pietroburgo, e si guarderà bene dallo stuzzicare un altro vespaio e destare un incendio nella terra del Vesuvio. La mia speranza è riposta in due cose sole ugualmente essenziali e inseparabili, cioè il popolo e la guerra. Dico la guerra universale, la quale, o debba nascere da una nuova rivoluzione qui in Francia, o essere occasionata da altro, quanto per ora è inverosimile,...
Page 338 - ... di gran lunga maggiore. I tentativi falliti di rivoluzione indeboliscono vie più e spaventano i fiacchi ed i buoni, scemano il numero dei forti, avvalorano i malvagi, scoraggiano l'universale e porgono ai principi e ai governi occasione giustificata non solo d'incrudelire, ma di ristringere e annullare al possibile quei mezzi " 5 d' istruzione che in una civiltà rozza e debole come la nostra sono pure di tanto rilievo.
Page 191 - La lingua non è veramente pura, ma lo stile è vivo, semplice, spontaneo, pieno di affetto, e dinotante un animo virtuoso e nobile, un cuore tutto dolcezza, e una fantasia graziosa e poetica. Peccato che un tale scrittore non sia più culto, più italiano nella lingua! Ma pure, se tutti i romantici scrivessero in questo modo, io sarei tentato di non leggere altri scrittori per tutta la vita. Dopo quella rapida e impetuosa lettura non oserei affermare che l'autore abbia ovviato a ogni cattivo effetto...
Page 336 - Ticino, e gl'Inglesi solcherebbero il Tirreno, gli uni per insignorirsi di Alessandria, gli altri per invigilare i primi, mettendo un piede in Liguria, se già i Francesi non occupassero la Savoia. Presupporre un tal nervo civile e militare negl'Italiani, capace di reggere all'urto, non mi è possibile, anche supponendo che fossimo un popolo di eroi, e pari agli stupendi nostri antenati; perché i pochi forti furono sempre superati dai molti forti, e gli esempi che si potrebbono assegnare in contrario...
Page 169 - ... altre condizioni confidarmi di poter giovare a questa povera patria ; onde la sola consolazione ch'io m'abbia si è di vederla ricca di una gioventù ingegnosa, addottrinata, magnanima, promettitrice credibile di nobili scritti e di nobili operazioni. E quando io trovo uno di questi giovani, io desidero la sua dimestichezza, parendomi, disutile come io sono, di partecipare in certa guisa a quanto egli scriverà o farà di bello e di grande per l'avvenire; per quella sorte di comunione di lodi...
Page 171 - ... politica, e dai moderni diritto pubblico, la quale non manco di quella ebbe pure in Italia il suo primo inventore *). Ma queste parti secondarie della filosofia non si possono trattare, a parer mio, perfettamente se non si possiede la filosofia prima da cui tutte le altre derivano; e questa filosofia prima non è la metafisica degli antichi, ma la psicologia con quella parte di ontologia che non se ne può disgiungere. Ella vedrà nel trattato del Damiron '), che quanto prima spedirò costì...

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