La Divina commedia interpretata colla storia del diritto italiano

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L. Cappelli, 1905 - 52 pages
 

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Page 33 - Che 1' una parte e 1' altra avranno fame Di te; ma lungi fia dal becco l'erba. Facciatt le bestie fiesolane strame Di lor medesme, e non tocchin la pianta, S' alcuna surge ancor nel lor letame, In cui riviva la sementa santa Di quei Roman, che vi rimaser, quando Fu fatto il nido di malizia tanta. Se fosse pieno tutto il mio dimando, Risposi lui , voi non sareste ancora Dell'umana natura posto in bando: Chè in la mente m...
Page 18 - Ch' hai seguitata, e veggi sua dottrina Come può seguitar la mia parola ; E veggi vostra via dalla divina Distar cotanto, quanto si discorda Da terra il ciel che più alto festina. Ond' io risposi lei : Non mi ricorda Ch' io straniassi me giammai da voi, Nè honne coscienza che rimorda.
Page 34 - Con queste genti vid' io glorioso, E giusto il popol suo tanto, che il giglio Non era ad asta mai posto a ritroso, Né per division fatto vermiglio.
Page 2 - Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole, e più non dimandare.
Page 34 - Non hanno riso; e però mal - cammina Qual si fa danno del ben fare altrui. Quattro figlie ebbe, e ciascuna 'rema, Ramondo Berlinghicri, e ciò gli fece Romeo persona umile e peregrina; E poi il mosser le parole biece A dimandar ragione a questo giusto, Che gli assegnò sette e cinque per diece. Indi partissi povero e vetusto; E se il mondo sapesse il cuor ch'egli ebbe, Mendicando sua vita a frusto a frusto, Assai lo loda, e più lo loderebbe.
Page 25 - Cosi ha tolto l' uno all' altro Guido La gloria della lingua : e forse è nato Chi l' uno e l' altro caccerà di nido. Non è il mondan romore altro, ch' un fiato Di vento, ch
Page 19 - Tu, perché non ti facci maraviglia, pensa che 'n terra non è chi governi, onde si svi'a l'umana famiglia. Ma prima che gennaio tutto si sverni per la centesma ch'è là giù negletta, raggeran sì questi cerchi superni, che la Fortuna che tanto s'aspetta le poppe volgerà u' son le prore, sì che la classe correrà diretta e vero frutto verrà dopo il fiore».
Page 19 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 29 - Che per 1' effetto de' suo' ma' pensieri, " Fidandomi di lui, io fossi preso ' E poscia morto, dir non è mestieri. " Però quel che non puoi avere inteso , " Cioè come la morte mia fu cruda , '
Page 46 - Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno...

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