Antologia dei poeti stranieri: Inglesi, Volumes 1-4presso F. Liberati, 1840 |
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alfin allor alma amici amor anco arpa avea Balclutha battaglia bosco braccio brando Cairba canto cantor cara Carton Cassio ch'io chè ciel ciglio Clessamorre colle Cormano Desdemona diletto dolce duci Ellesponto fama fianco figlio Fingal fior foco Gastouni Gaulo Giaffir Gruda guardo guerra guerrier innanzi intorno Jago l'alma l'ombre labbro lagrime lancia lascia LAZZARO PAPI luna lungi Macbet Macd Malvina Mandan mille Moina Montar fate mormorio mortal morte Morven mostra muggito nembo nemico notte nubi occhi Odino ognor Oitona omai opra opre Oscar oscuro Ossian Otello padre Pallida parla pascià passi pensier perigli petto pianto piè pria prosteso pugna raggio rupe sangue SCENA scudo Selim Selma sembiante signor Sovra spada sparse spento spirto sposa stranier suon Temora tempesta terra tomba torna Tromato tromba vedi vento vidi volto Zulica
Popular passages
Page 74 - No, della rozza villereccia gente le pacifiche ed utili fatiche, le domestiche gioie e '1 fato oscuro 50 non dispregiarlo, Ambizion superba; né sdegni il Fasto con sorriso altero della semplice e bassa Povertade gli oscuri sì ma non macchiati annali. Pari è di tutti il fato: avito ceppo ss nella notte de...
Page 31 - Tu nella tua beltà guardi sereno Fuor delle nubi , e alla tempesta ridi. Ma indarno Ossian tu guardi : ei più non mira I tuoi vividi...
Page 61 - In faccia tua le stelle hanno di sé vergogna, e ad altra parte volgono i glauchi scintillanti sguardi. Ma dimmi, o bella luce: ove t'ascondi, lasciando il corso tuo, quando svanisce la tua candida faccia? Hai tu, com'io, l'ampie tue sale? o ad abitar ten vai nell'ombra del dolor? Cadder dal cielo le tue sorelle? o più non son coloro che nella notte s'allegravan teco?
Page 35 - Rino avanzossi 355 qual colonna di fuoco; è scuro e torvo di Gaulo il ciglio; rapido Fergusto corre con pie di vento; erra Pillano come nebbia del colle. Io stesso, io stesso piombai qual masso: alle paterne imprese...
Page 38 - 55 qual tempesta, o guerrier, de' flutti tuoi; tu sgorgasti valor; l'alta tua voce quella valea di mille duci e mille. Sciogli doman le biancheggianti vele, fratel d'Aganadeca; ella sovente IÈ° viene all'anima mia per lei dogliosa, qual sole in sul meriggio: io mi rammento quelle lagrime tue; vidi il tuo pianto nelle sale di Starno, e la mia spada ti rispettò...
Page 77 - Ama posar su qualche petto amato l'alma spirante, ei moribondi lumi chieggono altrui qualche pietosa stilla. Fuor della tomba ancor grida la voce 140 della natura, e sin nel cener freddo degli usati desir vivon le fiamme.
Page 30 - Malvina: al mio riposo lasciami: forse quelle amabili ombre scenderan ne' miei sogni: udir già parmi una debole voce: il solar raggio gode di sfavillare in su la tomba 580 del garzon di Barcluta; io sento il suo dolce calor che si diffonde intorno. O tu che luminoso erri e rotondo, come lo scudo de' miei padri, o sole, donde sono i tuoi raggi ? e da che fonte 585 trai l'immensa tua luce?
Page 60 - Figlia del ciel, sei bella; è di tua faccia Dolce il silenzio; amabile ti mostri E in oriente i tuoi cerulei passi Seguon le stelle; al tuo cospetto, o luna, Si rallegran le nubi, e '1 seno oscuro Riveston lieto di leggiadra luce.
Page 40 - Oscar, Fillan, miei figli: alzisi tosto la tomba ad Orla: ei poserà sul Lena, lungi dal grato mormorio del Loda, lungi dalla sua sposa: un giorno i fiacchi vedranno l'arco alle sue sale appeso...
Page 57 - Dolce è la voce tua , Carilo , e dolce Storia narrasti : ella somiglia a fresca Di primavera placidetta pioggia , Quando sorride il sole, e volan levi Nuvole sottilissime lucenti. Deh tocca Tarpa, e fammi udir le lodi Dell...