Storia della letteratura italiana... |
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Popular passages
Page 473 - Dell' umana natura posto in bando : Che in la mente m' è fitta, ed or m'accora La cara e buona imagine paterna • - Di voi, quando nel mondo ad ora ad ora M...
Page 473 - Ed egli a me: Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m...
Page 370 - Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita; E quella non rispose al suo dimando: Ma di nostro paese e della vita 70 C
Page 404 - Uno giovane gentile, figliuolo di messer Cavalcante Cavalcanti, nobile cavaliere, chiamato Guido, cortese e ardito, ma sdegnoso e solitario e intento allo studio, nimico di messer Corso, avea più volte deliberato offenderlo. Messer Corso forte lo temea, perché lo...
Page 393 - Per ben dolermi, prima ch' allo stremo. Quali nella tristizia di Licurgo Si fer duo figli a riveder la madre, Tal mi fec' io , ma non a tanto insurgo : Quando i' udì nomar se stesso il padre Mio , e degli altri miei miglior, che mai Rime d' amore usar dolci e leggiadre.
Page 402 - Così fer molti antichi di Guittone, di grido in grido pur lui dando pregio fin che l'ha vinto il ver con più persone.
Page 347 - Et porce que lengue franceise cort parmi le monde et est la plus delitable a lire et a oi'r que nule autre...
Page 26 - Tanto eh' io ne perdei lo sonno ei polsi. * La meretrice, che mai dall' ospizio Di Cesare non torse gli occhi putti, 65 Morte comune, e delle corti vizio, Infiammò contra me gli animi tutti, E gì' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti. L' animo mio per disdegnoso gusto, 70 Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto.
Page 26 - Augusto, Che i lieti onor tornare in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro, che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d
Page 182 - L' alta mia tragedia in alcun loco, Ben lo sai tu che la sai tutta quanta '. Quell