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FORTUNATO BINDI

POCHI ABRUZZESISMI

D' ORIGINE LATINA

La lingua latina, a somiglianza
della prisca favella ariana, alteran-
dosi variamente secondo i siti, ha
dato il nascere a dialetti e varietà

senza numero.

CAIX Sagg. Stor. ling. 12.

La lingua del volgo romano.....
estesa dalle leggi, dalle scuole, dalle
colonie e dai soldati, per tutta l' Ita-
lia, produsse tanti dialetti quanti so-
no quelli che si parlano nella nostra
penisola.

FORNACIARI R. Dis. stor. lett. it. 7.

ATRI

Tip. di Donato de Arcangelis

PC1814
A2 B52

AI MIEI CH. MI MAESTRI

LINO ROMANI E GABRIELLO CHERUBINI

DELLE LATINE E DELLE ITALIANE LETTERE

CULTORI DOTTI E MODESTI

TENUE ATTESTATO

DI SINCERA GRATITUDINE E D'ALTA STIMA.

M822606

POSTILLE FONOLOGICHE

La connaissance exacte de la phonétique est le point de départ de toute étymologie: c'est elle qui donne seule à cette science son caractère de solidité et de rigueur.

VOCALI

BRACHET A. Dict. étym. XV.

Intorno al passaggio delle vocali latine nelle parole del dialetto abruzzese possiamo fissare le seguenti regole:

1.o L'accento tonico rimane quasi sempre sulla medesima sillaba: pruíbite (prohibitus), felágne (phalanga).

2.o Le vocali postoniche suonano come l'e muta dei Francesi: prune (prunus), pupe (pupus). Nei verbi infiniti si toglie l'ultima sillaba: ama' (amāre), vidè' (vidēre), lègge (legère), finì' (finīre). (1)

(1) Quest' apocope s'incontra anche nell'italiano antico, nel dialetto lombardo, nel napoletano, nel genovese, nel fiorentino, nel romano ed in altri. V. Demattio Gram. stor. II. 74. - Cantù, stor. univ. vol. V doc. 780. Fanfani Paol. Diez. Intr. gramm. 99.

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