Poesíe toscane del Senatore Vicenzio da Filicaia: Aggiunto il di lui carteggio relativo alle Suddette poesíe, Volume 2

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Vitarelli, 1812
 

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Page 171 - E mentre agli atti, ai gemiti, all' aspetto Lor voglie intende si diverse, e tante, A questi un guardo, a quei dispensa un detto, E se ride, o s'adira, e sempre amante : Tal per noi Provvidenza alta infinita Veglia, e questi conforta, e quei provvede, E tutti ascolta, e porge a tutti aita. E se niega talor grazia, o mercede, O niega sol, perche a pregar ne invita ; O negar finge, e nel negar concede.
Page 27 - Illustre serto all' onorate fronti. , -- Il san quei due, che all'Arno in riva il chiaro Lor canto all ' etra alzaro ; E il sa, chi tutti d ' Ippocrene i fonti Bevve, e cantò del pio Buglion l' imprese; £ quegli altri, '1 cui stil sembra che muova Lite all ' antico, e gli s
Page 273 - Se uno dei più nobili profeti del Vecchio Testamento avesse oggi dovuto parlar con Dio per un affare simile a quello dello assedio di Vienna, non avrebbe potuto farlo né più maestosamente né con più decorosa e santa umiltà di quella con la quale VS Illustrissima ha distesa la sua canzone
Page 230 - E le promesse sue d' effetto vote . Il san quest' occhi a lacrimar sì avvezzi, E sallo il core, ei mie' pensieri il sanno , Che trovaro in lui sempre onte e disprezzi, E falso riso , e lusinghiero inganno , E puri affanni, e piacer brevi e misti, ' Ed incerti guadagni , e certo danno ; Perdite amare , e tormentosi acquisti...
Page 31 - Alle grand' alme applaudì; Tu lascia il plettro, e in suon più che di tromba Costei prendi a cantar del secol nostro Grande ammirabil mostro. Pregi ella in te quel che da lei deriva , E 'l tuo difetto alle sue glorie ascriva.
Page 28 - Dei più famosi, e dal cui cenno pende, E per cui vive e si sostien la fama. Lei che suo regno chiama Quanto pensa e quant'opra e quanto intende, Vidi un dì dal gran fondo in ch'io mi giacqui, Trarmi a riva.
Page 30 - Spirto gli studj , e sol da lei s' infonde Vita e luce a gì' ingegni , e polso e lena. Ond' ella in me tanto del suo trasfonde , Che vive e spira , e sol risuona e vola Per lei '1 mio nome. Oh qual per lei serena Pioggia di carmi con faconda piena L'Aonie sponde allaga! oh quali e quanti Da lei trascelti a saettar 1' obbl/o L' arco scoccar vegg' io Sacri di Pindo arcier mai non erranti I Sì avvien , che ad onta dell' età rirmove Col suo spirto se stessa , e all'etra poggi.
Page 31 - Valer che a farsi eterno , in lei s' appoggi . Dove più fervon le bell' opre , e dove Fia che virtù si trove , Dove in pregio è 'l saper, dove s...
Page 31 - Fiato m' infetti di lascivia, e fume Vapor che saglia , e in folgore tremenda Converso, i cuor men casti arda ed incenda. Il sai tu , figlio , più degli occhi miei Figlio diletto , alla cui sete i tersi Fonti di Pindo apersi . Tu che torbido umore unqua non bei , Nè stilla impura di profano inchiostro Versasti mai; tu, nel cui stil rimbomba II valor vero , e che con vere laudi Alle grand...
Page 25 - Donna m' apparve di sembiante antico , Ma di valor non conosciuto in terra , E disse a me : Dall' implacabil guerra , Ch' io già sostenni , e dal crudele strazio , Che di me fero i secoli tiranni , Respiro ; e de' miei danni / O impietosito , o stanco forse , o sazio È il destin.

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