Catalogo di alcune opere attinenti alle scienze, alle arti e ad altri bisogni dell' uomo: le quali, quantunque non citate nel Vocabolario della Crusca, meritano per conto della lingua qualche considerazione. Aggiuntevi tre lezioni su le doti di una culta favella

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Dalla Tipografia Mussi, 1812 - 165 pages
 

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Page 104 - Ch'oro forbito e perle Eran quel dì a vederle ; * Qual si posava in terra, e qual su l'onde; Qual con un vago errore Girando, parea dir : Qui regna Amore. Quante volte diss...
Page 90 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 102 - 1 suo grembo ; Ed ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già dell'amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo, Qual su le trecce bionde, Ch'oro forbito e perle Eran quel dì a vederle; Qual si posava in terra, e qual su l'onde; Qual con un vago errore Girando, parea dir: Qui regna Amore.
Page 91 - AL fine delle sue parole il ladro Le mani alzò con ambedue le fiche, Gridando : Togli, Iddio, chè a te le squadro. Da indi in qua mi fur le serpi amiche, Perch...
Page 56 - Adunque, o giovani , i quali avete la vela della barca della vaga mente dirizzata a' venti che muovono dalle dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di Citerea , negli amorosi pelaghi dimoranti , disiosi di pervenire a porto di salute con istudioso passo , io per la sua inestimabile potenza vi...
Page i - Catalogo di alcune opere attinenti alle scienze , alle arti , e ad altri bisogni dell' uomo le quali quantunque non citate nel Vocabolario della Crusca meritano per conto della lingua qualche considerazione.
Page 62 - Avvenne che un giorno, la cui prima ora Saturno avea signoreggiata, essendo già Febo co' suoi cavalli al sedecimo grado del celestiale Montone pervenuto, e nel quale il glorioso partimento del figliuolo di Giove dagli spogliati regni di...
Page 73 - Stringer dal pardo, e aprirle '1 fianco o '1 petto, Di selva in selva dal crudel s'invola, E di paura trema e di sospetto; Ad ogni sterpo che passando tocca, Esser si crede all'empia fera in bocca.
Page 101 - L' erbetta verde ei fior di color mille , Sparsi sotto quell'elee antiqua e negra, Pregan pur che '1 bel pie li prema o tocchi. E '1 ciel di vaghe e lucide faville S' accende intorno, e 'n vista si rallegra D'esser fatto seren da si begli occhi.
Page 102 - Da' be' rami scendea (Dolce nella memoria) Una pioggia di fior sovra 'l suo grembo; Ed ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già dell

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