Giornale di scienze, letteratura ed arti per la Sicilia, Volumes 31-32

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1830
 

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Popular passages

Page 175 - La notte, ch' i' passai con tanta pieta. E come quei, che con lena affannata ^ Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all' acqua perigliosa, e guata ; Così l' animo mio, che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 200 - Alfieri, diciamlo pure animosi, quando la verità scaturisce irrecusabile da ogni pagina delle sue memorie — tragico più per vigore ostinato di volontà, che in forza d'ispirazione spontanea, non potea darci intera la riforma che i tempi volevano. A chiunque vuoi farsi riformatore è necessaria la conoscenza piena e profonda di quanti elementi, di quanti mezzi intellettuali, e di quante forze compongono la civiltà del suo secolo, e della sua patria. Alfieri, studiatore indefesso di libri e scrittori...
Page 77 - Chi vuole con minor tempo e fatica e maggior piacere formarsi nell' animo una ( quanto si può ) ben espressa e compiuta immagine di Empedocle, legga i due non grossi volumi di Domenico Scinà, professore di fisica nella Università di Palermo, meritamente pregiatissimi in Sicilia , e degni di essere conosciuti per tutta Italia ; nella quale ( secondo la consueta infelicità degli studi ) sono pervenuti pochissimi esemplari.
Page 163 - Adunque, o giovani , i quali avete la vela della barca della vaga mente dirizzata a' venti che muovono dalle dorate penne ventilanti del giovane figliuolo di Citerea , negli amorosi pelaghi dimoranti , disiosi di pervenire a porto di salute con istudioso passo , io per la sua inestimabile potenza vi...
Page 102 - ... signori e da' ricchi; ai quali è conceduto di cercare liberamente i più nobili diletti, e di ornare con generosi e delicati pensieri l'animo, che già la benigna fortuna sottrasse dalla necessità di vili cure e di bassi timori. A questi felici non è mestieri insegnare con quale ordine meglio e più facilmente si giunga al possedimento di quelle dotte favelle: poiché a loro è dato per.
Page 210 - Se ad essere veramente romantico , il dramma dovesse trascinarsi paurosamente sulle vie della storia — se il poeta s' astrignesse a rinnegare in tutto e per tutto sè e il proprio genio , per timore di falsare il vero , il dramma moderno non sarebbe che una guerra perpetua e mortale tra la verità storica oi fatti , e la ispirazione del poeta..
Page 202 - ... roghi che tormentarono per secoli la razza umana, e la sua mano potente v'incise a caratteri di fuoco: libertà, come i Genovesi la scrivevano sulle prigioni. Ma è parola che semplice ed una nel suo primitivo significato, riceve pure dagli uomini interpretazioni e forme e culto diverso, a seconda dei tempi e della condizione intellettuale e morale. Alfieri pensò richiamarci a giorni ottimi forse, ma irrevocabilmente trascorsi. Diresti che quelle scene fossero tutte dettate a rappresentarsi...
Page 200 - L'attenzione dovea volgersi tutta intera al difetto politico. Alfieri sorse, e rigenerò, tormentandola, la tragedia. Ma fu lampo che solca il buio, non luce d'aurora nascente promettitrice d'un di sereno ; e splendette più a mostrarci abbietti, che ad insegnarci la via d'esser grandi. Alfieri, nato di razza patrizia, e in paese non libero, dato per ventisette anni a...
Page 197 - Daniello 147 dispregiò cibo ed acquistò savere. Lo secol primo, quant'oro fu bello, fé savorose con fame le ghiande, 150 e nettare con sete ogni ruscello.
Page 202 - Alfieri formò un monumento de' pugnali, de' ceppi, e dei roghi che tormentarono per secoli la razza umana, e la sua mano potente v'incise a caratteri di fuoco: libertà, come i Genovesi la scrivevano sulle prigioni. Ma è parola che semplice ed una nel suo primitivo significato, riceve pure dagli uomini interpretazioni e forme e culto diverso, a seconda dei tempi e della condizione intellettuale e morale.

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