Orlando furioso, Volumes 1-5A. Zatta e figli, 1785 |
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affai ajuto Alcina alcun amante amor anco appreffo aprica Ariodante avea aveffe bafta Bajardo bella donna Bireno bosco Bradamante caftello Canto CANTO DECIMO cavalier ch'a ch'avea ch'ella ch'in ch'io che'l ciel coftei coftui crudel d'ogni defio deftrier dicea diffe donzella duca effer facea fera ficura fiede figliuol fignor foco foffe fretta Frisa Frison ftato ftima ftrada FURIOSO gente Ginevra giorno gran infieme innanzi Ippogrifo l'ajuto l'altro l'anel l'arme l'Isola lascia leva lito Lurcanio LVII LXVI LXXI LXXVI Meliffa mezzo mirto moffe moftro monte morte noftro occhj Orlando ORLANDO FURIOSO paffi paladin parea penfier petto piè piglia poffa ponno porta potea preffo Proteo quafi quefto queſto quivi reftò Rinaldo Ruggier Sacripante saffo Saracin Scozia scudo Selandia selva solea spada speffo tenea terra tofto tolto trova vede veder vefta venir vide vuol XLVI XXXVI
Popular passages
Page 163 - Sotto quel sta, quasi fra due vallette La bocca sparsa di natio cinabro; Quivi due filze son di perle elette, Che chiude ed apre un bello, e dolce labro: Quindi escon le cortesi parolette Da render molle ogni cor rozzo e scabro: Quivi si forma quel soave riso, Ch'apre a sua posta in terra il paradiso.
Page 216 - Orlando può levar del petto la tanta fé che debbe al suo signore? Già savio e pieno fu d'ogni rispetto, e de la santa Chiesa difensore: or per un vano amor, poco del zio, e di sé poco, e men cura di Dio.
Page 282 - Ch' ha gli occhi ei denti fuor, come di porca. Ruggier in fronte la feria tra gli occhi; Ma par che un ferro o un duro sasso tocchi. GII. Poi che la prima botta poco vale , Ritorna per far meglio la seconda. L' orca che vede sotto le grandi ale L...
Page 148 - E perché essi non vadano pel mondo di lei narrando la vita lasciva, chi qua chi là, per lo terren fecondo li muta, altri in abete, altri in oliva, altri in palma, altri in cedro, altri secondo che vedi me su questa verde riva, altri in liquido fonte, alcuni in fiera, come più agrada a quella fata altiera.
Page 73 - La sua statura, acciò tu lo conosca, non è sei palmi; et ha il capo ricciuto; le chiome ha nere, et ha la pelle fosca; pallido il viso, oltre il dover barbuto; gli occhi gonfiati e guardatura losca; schiacciato il naso, e ne le ciglia irsuto; l'abito, acciò ch'io lo dipinga intero, è stretto e corto, e sembra di conierò.
Page 5 - La donna il palafreno a dietro volta, e per la selva a tutta briglia il caccia; né per la rara più che per la folta...
Page 199 - Se l'aver, se l'onor, se le persone m'hai tolto, e fatto il mal che far mi puoi, a che più doglia anco serbar mi vuoi?
Page 12 - Fugge tra selve spaventose e scure, Per lochi inabitati, ermi e selvaggi. II mover de le frondi e di verzure, Che di cerri sentia, d'olmi e di faggi, Fatto le avea con subite paure Trovar di qua e di là strani viaggi; Ch'ad ogni ombra veduta o in monte o in valle, Temea Rinaldo aver sempre alle spalle.
Page 13 - Ma non si tosto dal materno stelo rimossa viene e dal suo ceppo verde, che quanto avea dagli uomini e dal cielo favor, grazia e bellezza, tutto perde. La vergine che 'l fior, di che più zelo che de...
Page 76 - Quantunque il simular sia le più volte ripreso, e dia di mala mente indici, si truova pur in molte cose e molte aver fatti evidenti benefici, e danni e biasmi e morti aver già tolte; che non conversiam sempre con gli amici in questa assai più oscura che serena vita mortai, tutta d'invidia piena.